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Chieti, Di Gregorio (Federazione della Sinistra) sulla Delibera della programmazione della rete scolastica

Chieti. Domani mattina giovedì 15 è prevista la riunione della IVª Commissione Consiliare per discutere della Delibera avente per oggetto la programmazione delle rete scolastica del Comune di Chieti.

“Ancor prima di ascoltare l’assessore Giuseppe Giampietro, delegato al ramo, che domani relazionerà all’Organo Consiliare competente – ha detto in una nota il capogruppo di Federazione della Sinistra in Consiglio Comunale a Chieti, Riccardo Di Gregorio – balza agli occhi, ad una prima lettura della delibera che dovrà essere licenziata in Consiglio Comunale il prossimo lunedì 19 dicembre, che si tratta di un accorpamento (cosi come richiesto dalle modifiche normative introdotte della legge 111 del 2011 e successive m.i.), come da protocollo d’intesa firmato dai Dirigenti dei Circoli, dal Dirigente delle Scuole Medie Inferiori, nonché dal sindaco Di Primio e dallo stesso assessore, che non tiene conto di un normale accorpamento territoriale ma piuttosto tiene conto di un accordo predeterminato tra i Dirigenti che sono soliti curare i propri interessi più che quelli dei cittadini ed in questo caso degli alunni delle scuole stesse. Un esempio per tutti viene dalla proposta di accorpare la Scuola Elementari Corradi di via Arenazze alla scuola media Chiarini e la scuola elementare Cesarii alla scuola media Modesto della Porta. Infatti, chi è di Chieti (ed il sindaco non lo è) sa bene che una proposta logica sarebbe stata quella di un accorpamento contrario rispetto a quello indicato nel Protocollo d’Intesa anche per ragioni di evidente vicinanza fisica tra i plessi. Qualora i genitori lo volessero potranno sempre chiedere, in qualunque momento, il nulla osta per un eventuale spostamento. Ma lo scenario che si prefigura, qualora il Consiglio Comunale dovesse approvare un simile Protocollo d’Intesa, è quello di centinaia di richieste di nulla osta da parte dei genitori per spostare i propri figli nella struttura più vicina alla propria abitazione generando un caos senza precedenti per le Direzioni didattiche. Sorprende come i politici abbiano potuto avvallare detto Protocollo senza valutarne prioritariamente l’inefficacia e l’inefficienza della proposta. Non entriamo nel merito poi della programmazione didattica che sicuramente sarà diversificata da scuola a scuola e che comporterà non pochi problemi in termini di abitudini degli scolari che rischiano di vedere mutata da un anno all’altro la modalità di strutturazione del proprio insegnamento. Mi auguro – conclude Di Gregorio – che prevalga tra i Consiglieri Comunali il buon senso e l’Assise Civica riconsideri l’opportunità di approfondimenti ulteriori richiedendo alla Provincia di Chieti una proroga dei termini entro i quali il Comune di Chieti è tenuto a presentare il Piano di Rimodulazione che certamente dovrà essere accolta visto che sono coinvolti, oltre al Comune capoluogo anche altri comuni limitrofi”.