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Chieti, Di Primio risponde a Ricci sul bilancio

Chieti. “Ritengo necessario precisare alcuni aspetti, anche se non sono abituato a parlare di bilancio. Quanto detto dal consigliere Ricci sui debiti fuori bilancio, mi impone di chiarire alcune cose. Io non temo la loro presesunzione politica”.

E’ quanto detto dal sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, sul bilancio del Comune teatino in risposta al consigliere del Pd, Francesco Ricci.

“Se sui giornali passa il messaggio che la sua amministrazione finanziaria sia stata solida e florida – ha continuato Di Primio – vorrei chiarire come stanno le cose. Ci sono due aspetti importanti. Quando parlo di indebitamento non parlo solo di quel tipo di problema economico, ma ci sono anche dei parametri che ci vengono imposti dalla legge. Questo non può accadere con il rendiconto della nostra amministrazione. Oggi abbiamo il nostro primo bilancio ed il nostro primo rendiconto di amministrazione. Il consigliere Ricci o è irresponsabile nel creare allarmismo sul dissesto o è poco attento nel senso che ha poco amore per la città. E’ vero che noi abbiamo delle difficoltà, ma non siamo sull’orlo del dissesto. Io non ho mai accusato Ricci di essere il responsabile della situazione finanziaria in cui ci troviamo. Mi si vuole forse negare che il Comune ha dei debiti nei confronti di ACA? Nessuno lo può negare perchè ci sono le carte. Io ho potuto temporeggiare con ACA rateizzando il tutto. Con ACA stiamo facendo in modo di coprire il debito per cose che hanno fatturato e che non hanno pagato. Sul bilancio c’è un comportamento scorretto, sbagliato. Il Marrucino ce lo hanno lasciato con 3,5 milioni di debiti. Loro dicono di avere pagato, ma non lo hanno fatto e questo va a danno dei cittadini di Chieti. La nostra politica è fatta con cristallina chiarezza. Abbiamo fatto l’opposizione all’ACA per una somma che era inesistente. Io non ho lasciato nessun debito in eredità. L’approvazione del rendiconto 2010 lo ha fatto la mia amministrazione, ma si riferisce al 2008, anno in cui c’era l’amministrazione Ricci nella quale non erano stati rispettati dei parametri, ad esempio c’erano dei residui di nuova formazione, questo significa nuove spese. Il consuntivo dell’altra amministrazione aveva già quelle criticità. Non si può leggere di una relazione di sei pagine solo quello che interessa. Ai paramentri dei residui attivi e passivi si aggiungono i mutui. Il bilancio oggi è sottoposto ad una cura che porta a risanarlo, loro lo hanno fatto ammalare, lo hanno infettato. C’è una diversa lettura del bilancio da parte di Ricci, lui non analizza il risultato della gestione, ma la previsione del 2009. Oggi ci sono i debiti fuori bilancio che mettono in difficoltà l’Ente. Non ci sarà il dissesto perchè noi siamo molto più bravi di loro, perchè noi al posto di creare i problemi, stiamo cercando di risolverli. Io in campagna elettorale ci posso tornare in ogni momento, ci posso tornare a testa alta e potrei farla come l’ho già fatta. Tra me e Ricci c’è una differenza profonda: io sto tra la gente e cerco di risolvere i loro problemi, il centrosinistra che sta a Chieti non solo si autocelebra, ma è lontano da questa realtà”.

Francesco Rapino