E’ quanto ha affermato in una nota il capogruppo di Casale Futuro in Consiglio Comunale a Casalincontrada, Sergio Montanaro, che ha continuato dicendo: “Rimarchiamo che il nostro movimento per lo svolgimento delle proprie attività e per sostenere qualsiasi spesa, ad esempio la stampa ed affissione manifesti, non dispone di fondi pubblici o derivanti da altre fonti, tipo incarichi vari, non essendo noi politici ma cittadini al servizio della comunità, l’unica fonte di finanziamento è l’autotassazione dei componenti il movimento. È quindi comprensibile il doppio valore della rinuncia. La somma disponibile per la nostra rinuncia dovrebbe essere di circa 700 Euro per il fatto che si è deciso di riversare anche le somme relative all’anno 2010 già erogate dall’Ente e cumularle con quelle ancora non erogate riferite al 2011. Si è deciso di destinare tale somma ai nuclei familiari con almeno tre figli utilizzando i criteri di cui all’ex art.65 Legge 448 del 23/12/1999, suddividendo la somma complessiva in base al numero delle richieste pervenute per il suddetto contributo I.N.P.S. già erogato. Non possiamo dimenticare le vicissitudini e gli avvenimenti legati a questa rinuncia che ci ha visto lottare materialmente con l’amministrazione per due anni. Dapprima avevamo presentato un ordine del giorno che però ci è stato rigettato dopo 245 per il fatto che la rinuncia la gettone è un fatto individuale. Poi abbiamo provato a sollecitare il Consiglio e la Giunta con una mozione con la quale chiedevamo di rinunciare a due assessori per rimpinguare l’esiguo capitolo a bilancio sul sociale, anche per i momenti che molti concittadini stanno vivendo, ma nulla si è voluto mollare sia come incarico sia come emolumento, neanche parzialmente. Per cui dopo due anni e senza avere battuto ciglio, ma anzi, essendosi opposti a simili richieste anche con voto palese in Consiglio, il pensiero e soprattutto il metodo di approcciarsi alle problematiche della comunità dei vari componenti la maggioranza e del Sindaco stesso sono palesi. Nel frattempo con una variazione di bilancio recente il sindaco, a fari spenti, come sempre più si usa fare a Casalincontrada, e non rispondendo in maniera compiuta ad una interrogazione in Consiglio, si è ridata lo stipendio, legittimamente, ma in silenzio, non come quando dovette rinunciare per cumuli di incarichi e voleva far passare la cosa come ad una rinuncia libera. Del resto – ha concluso Montanaro – lei stessa ci ha spiegato e ribadito e noi abbiamo imparato e compreso che la scelta di rinunciare a qualcosa è di carattere strettamente personale”.