Pescara, torna il divieto di raccolta vongole: ancora escherichia coli

Pescara. Torna il divieto di raccolta delle vongole in mare.

A dare la notizia, Berardino Fiorilli, dell’associazione ‘Pescara mi piace’:

“A rivelarlo, è stata un’ordinanza firmata, nel silenzio mediatico, dal sindaco Alessandrini il 7 febbraio scorso, che rischia di far ripiombare Pescara nell’incubo dei divieti di balneazione che hanno drammaticamente caratterizzato le ultime due stagioni estive”, afferma Fiorilli.

Il motivo del divieto sarebbe, ancora una volta, la contaminazione da escherichia coli, il batterio contenuto nei residui fecali.

“Risale ad appena due giorni fa l’allarme lanciato dalla nostra Associazione sui drammatici sversamenti di liquami non depurati registrati dalla pompa B0, all’altezza della Madonnina, banchina molo nord, nell’assenza più totale delle Istituzioni, inerti dinanzi a quello che è uno scandalo inaccettabile che si verifica a ogni pioggia da due anni e mezzo”, prosegue Fiorilli, che cita testualmente l’ordinanza a cui fa riferimento:

“Oggi scopriamo l’ordinanza firmata il 7 febbraio dallo stesso sindaco Alessandrini che è lo specchio di quel dramma: il sindaco ha ordinato ‘a tutela della salute pubblica la declassificazione a zona C, con sospensione della raccolta per i molluschi bivalvi vivi Vongole provenienti dalle aree antistanti la costa del Comune di Pescara denominate Mazzocco Zona I e Pescara Zona I’, un provvedimento reso necessario dopo che il Servizio di Igiene degli allevamenti e della Produzione animale dell’Ausl di Pescara e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise ‘Caporale’, attraverso le proprie analisi, effettuate il 30 gennaio scorso, hanno riscontrato ‘valori di escherichiacoli ed enterocoli superiori ai limiti previsti’”.

“Non basta: per la stessa ragione è stata disposta la declassificazione da zona A a zona B per i molluschi e vongole provenienti dalle aree antistanti le zona Mazzocco Zona II, Pescara Zona II e Vallelunga Zona II. Entrambi i provvedimenti resteranno in vigore sino a quando ‘non saranno ripristinati i requisiti di idoneità sanitaria’”.

“Nelle prossime settimane chiameremo a raccolta le forze produttive della città per individuare le misure più utili da adottare per difendere Pescara dal terzo anno di emergenza che già si prospetta ormai alle porte”.

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