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Provincia Chieti, Fagnilli (IdV) difende linea autobus medio alto Sangro

Chieti. Un appello per salvare la linea autobus diretta dall’Alto-Medio Sangro alle città di lanciano, Chieti e Pescara. È quello che Palmerino Fagnilli,consigliere provinciale IdV, lancia al Consiglio provinciale di Chieti, con un ordine del giorno, ai sindaci e presidenti delle Comunità Montane interessate, al presidente della Sangritana, alla Regione e ai consiglieri regionali.

Il 2 ottobre prossimo sarà infatti soppressa l’unica Linea autobus diretta dall’Alto-Medio Sangro alle città di Lanciano-Chieti-Pescara. Con partenza alle 6.15 dalla piazza di Gamberale serve i paesi di Pizzoferrato, Quadri, Civitaluparella, Fallo, Villa Santa Maria, Roio, Rosello, Borrello.

“I cittadini di questi centri” racconta il politico “che devono recarsi all’Ospedale di Lanciano o a quello clinicizzato di Chieti, ai vari uffici statali, regionali, provinciali o alle Università di Chieti di Pescara, a Bologna-Firenze-Milano-Torino salgono su questo autobus. Alle 12.15 dalla stazione di Pescara si parte o riparte. Dai 1343 metri sul livello del mare alle città, inevitabilmente a valle, lontane. Un solo biglietto. Una sola tariffa. Con meno tempi morti per gli autisti, specializzati ad affrontare neve, pioggia e sole, nel volgere dei 150 chilometri percorsi. Con rispetto dei viaggiatori a lunga percorrenza poiché non devono cambiare mezzi nel giro di brevi tratte. Con rispetto delle persone anziane che devono recarsi agli ospedali”.

La linea 18 sarà soppressa e sostituita da più linee, più autobus, più biglietti, diverse tariffe, con tempi di attesa maggiori per passeggeri ed autisti. E più disagi per quelli che partono con pacchi e neve.

“L’impressione è che non si è di fronte a una riforma del servizio, ma a un  dispetto” commenta Fagnilli. “La linea 18 è non è solo trasporto e anche una storia infinita di mobilità territoriale. Dagli inizi degli ’30 dello scorso secolo o, se si vuole, dell’altro millennio, prima della seconda guerra mondiale, la Ditta D’Amico di Quadri iniziava questa attività di trasporto. La ditta si è trasformata poi in D’Amico-Mastrodicasa e ha operato fino agli anni ’80, quando veniva è stata assorbita dalla Sangritana. E così fino al 2 ottobre 2011 prossimo venturo. In quanto ai famosi tagli agli sprechi, si taglierà un famoso pezzo di storia, senza nemmeno saperlo. Questo è il senso dell’essere figli di un Dio minore. Ti tagliano pure la Storia: Emigranti, cercatori di fortuna; Viaggiatori d’uffici, vittime della burocrazia; Fidanzate e fidanzati; Studenti, senza mense e  un bus per doposcuola; Moltitudini di storie umane di passione, di gioie e di dolori, di gente, che, nonostante tutto e tutti,  è voluta rimanere ad abitare il proprio territorio, con i pochi servizi, occasioni e opportunità, che offriva, contro ogni convenienza. Ma dove c’è piacere, si sa, non c’è “perdenza”! E, negli anni, sono sopravvissute le Comunità che hanno  garantito la tenuta culturale e del territorio. Alle giuste richieste di contenimento della spesa, delle economie di scala, si è risposto con suggerimenti di demagogiche ammucchiate amministrative, di folli tagli ai servizi prima sanitari, poi scolastici e ora dei trasporti. Ma l’aggressione ai servizi sociali in generale sta comportando non  la semplice lesione romantica di una visione bucolica del territorio, ma la distruzione e il depauperamento di una economia e di una cultura che laddove utilizzati contribuiscono alla costruzione percentuale e qualitativa del PIL. Per tutte queste ragioni sarà proprio il caso che la Linea 18 non venga soppressa e che si rifletta prima di rendere esecutiva la decisione”.