Terremoto Marsica, cerimonie a Celano ed Avezzano per il 102°anniversario (FOTO)

Celano. Per non dimenticare. L’Amministrazione comunale di Celano con una sobria ma toccante cerimonia ha voluto rendere omaggio a tutte le vittime del tragico terremoto.

Il 13 gennaio 1915 si verificò la più grande catastrofe mai avvenuta nella Marsica, una delle più gravi nella storia dell’intera Italia. Il terremoto, di vastissima scala, scosse l’intero territorio marsicano provocando morte e distruzione.

Il Sindaco Settimio Santilli e la Presidente del Consiglio comunale Lisa Carusi si sono recati, come da programma, al cimitero comunale dove è stata deposta una corona di fiori (recante la dicitura “Il Sindaco e l’Amministrazione comunale in ricordo delle vittime del 1915”) al monumento dedicato a Mariannina Letta la donna che rappresenta uno dei simboli delle vittime del terremoto.

La giovane, promessa sposa morì sotto le macerie della sua abitazione alla vigilia delle nozze. Nino, il giovane notaio e violinista a ricordo di Mariannina fece scolpire una statua che riproduceva la sua giovane sposa con il braccio levato verso il cielo, mentre con la mano stringeva il lenzuolo nell’ultimo disperato gesto di sopravvivenza.


Una cerimonia per ricordare i caduti nel terremoto del 1915 che alle 7 e 52 colpì la Marsica, ed in particolare Avezzano (30 mila morti), si è celebrata stamane sul monte Salviano.

Sotto una stele di pietra, eretta molti anni fa in memoria delle vittime, dopo 102 anni dal tragico evento, si sono date appuntamento le più alte cariche delle forze dell’ordine, i rappresentati delle associazioni di volontariato e alcuni sindaci della Marsica.

“Ricordare questo tragico avvenimento – ha dichiarato il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio – vuol dire alimentare la nostra memoria e spiegare ai giovani la storia del nostro popolo, forte, coraggioso e capace di rinascere dopo una catastrofe”.

Alla cerimonia ha partecipato anche il nuovo prefetto dell’Aquila, Giuseppe Linardi, alla sua prima visita ufficiale ad Avezzano.

“Stiamo ricordando un evento terribile – ha commentato il prefetto – accaduto in un territorio davvero tormentato da questo punto di vista ed è giusto esserci – ha specificato – soprattutto con una visione di prospettiva è di progressiva uscita da questo tipo di fenomeni non soltanto se la natura ce lo consentirà ma soprattutto se l’uomo deciderà di svolgere una giusta ricostruzione”.

Nel corso dell’evento, il vescovo dei Marsi, Pietro Santoro, ha benedetto una corona deposta alla base della stele. Erano presenti per l’occasione, oltre al presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, un gruppo di ultrà dell’Avezzano calcio ed una rappresentanza di giocatori dell’Avezzano Rugby.

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