San Giovanni Teatino, emergenza neve e gelo. Il bilancio del sindaco Luciano Marinucci

San Giovanni Teatino. In relazione alla recente “emergenza neve e gelo” il Sindaco Di San Giovanni Teatino, Luciano Marinucci dichiara quanto segue:

 “Nei giorni scorsi ho vissuto insieme a voi l’emergenza neve e, mio malgrado, sono stato oggetto di diverse critiche da parte di alcuni miei concittadini. A mente fredda- con queste temperature polari non potrebbe essere altrimenti- voglio condividere con voi alcune mie riflessioni:
– in casi eccezionali come i giorni appena passati le priorità di un sindaco sono e devono essere le emergenze. Per emergenze io intendo i dializzati, le persone in chemioterapia, gli anziani della casa di riposo, chi lavora in ospedale e non può assentarsi. In questo senso ho agito in prima persona, ma non perché io sia particolarmente bravo, quanto perché un sindaco questo deve fare: ragionare in termini di priorità e stare vicino, in prima persona, ai propri concittadini;
– alcuni pensano che il problema dei giorni scorsi sia stato soprattutto la neve, invece è stato il ghiaccio: questo ha reso difficoltoso, unitamente alla pioggia e alla presenza di strade molto impervie specie nella parte alta del Paese, lo spargimento di sale. Ciononostante, grazie ai nostri operai, sento di poter dire che, rispetto a tanti altri, abbiamo fatto il possibile, ma anche l’impossibile, offrendo il nostro aiuto e i nostri mezzi anche all’Enel e all’ACA in difficoltà. Non solo: abbiamo pulito e messo sale anche nelle strade della Provincia, molto estese e cruciali per migliaia di cittadini, che non riusciva a garantire il proprio intervento;
– non posso fare a meno di rilevare che parte dell’opposizione, invece di collaborare in una corretta ottica comunitaria, ha preferito utilizzare la propria energia sui social network ridicolizzando le azioni e le decisioni di un intervento assunte da dipendenti comunali, volontari e professionisti della sicurezza. Nei momenti più difficili tutto ciò lo trovo davvero riduttivo rispetto al ruolo di grande responsabilità che tutti siamo chiamati ad esercitare ogni giorno: dare un aiuto concreto, rendersi disponibili in Comune a smistare le centinaia di telefonate, segnalazioni o ad accompagnare i mezzi ed essere presenti per le strade pala alla mano con le diverse decine di volontari forse avrebbe dato meno visibilità mediatica, ma certamente avrebbe aiutato tutti, non solo i leoni da tastiera.
– capitolo scuole: i dati a mia disposizione per decidere la riapertura erano: netto miglioramento delle condizioni meteo, riscaldamento perfettamente funzionante da giorni, regolare erogazione di acqua, piazzali puliti da neve. In tali condizioni ho deciso per la riapertura, e direi che il sole di oggi mi dà ragione. Ma facciamo finta ne avessi disposto la chiusura..cosa sarebbe successo? Derrate alimentari delle mense sprecate, rette pagate nonostante giorni di non servizio, famiglie in difficoltà perché costrette a contattare nonni o babysitter. Fare il sindaco significa prendere delle decisioni anche quando non si ha il quadro completo, significa non poter accontentare tutti, pur volendolo, ma valutare in una manciata di minuti i pro e i contro e prendere la decisione migliore possibile, anche sapendo di dover prendere critiche- che continuerò ad accogliere con il cuore, lo stesso che metto nel mio operato.

 Un ringraziamento finale, permettetemelo, va a tutti coloro che hanno rinunciato al calore della propria casa e si sono sottratti alla propria famiglia per aiutare chi ne aveva bisogno, compresi anche quei cittadini che con pala alla mano hanno favorito il passaggio dei mezzi di soccorso e di intervento: avete contribuito a rendere vero quel senso di solidarietà che arricchisce e caratterizza una comunità”.

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