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Nuovo ospedale Lanciano: Zavattaro lancia un appello ai sindaci

Lanciano. Trovare rapidamente un’intesa che permetta a Lanciano e al comprensorio di riferimento di non perdere l’occasione storica di avere un nuovo ospedale: questo l’appello rivolto dal Direttore Generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Francesco Zavattaro, agli amministratori che questo pomeriggio hanno preso parte alla Conferenza dei servizi “istruttoria”, finalizzata all’avvio di un confronto sulla localizzazione del nuovo presidio.

All’incontro erano presenti, il Direttore e i tecnici della Direzione Regionale Politiche della Salute, il presidente della Provincia di Chieti,  i sindaci di Lanciano, Gessopalena, Santa Maria Imbaro, Lama dei Peligni, Frisa, Casoli, Sant’Eusanio del Sangro, Altino, Mozzagrogna, Fossacesia, Trglio, Ricca San Giovanni, Atessa, Castelfrentano, Pennadomo, Paglieta, Fara San Martino, Pizzoferrato, Borrello, Villa Santa Maria.

Al termine di un lungo confronto, a tratti aspro, si è giunti ad una posizione unitaria, stimolata dallo stesso sindaco di Lanciano Mario Pupillo: chiedere agli organi regionali di verificare in sede governativa la possibilità di ottenere finanziamenti per un ospedale di valenza comprensoriale, con un numero di posti letto superiore agli attuali 200, affidando ad un tavolo tecnico, come proposto dal presidente della Provincia,  la valutazione sull’ubicazione più idonea, sotto il profilo funzionale, alternativa all’area nella quale insiste oggi il “Renzetti”.  Il prossimo 18 settembre un nuovo incontro

“Valutazioni tecniche e di ordine economico, oltre che pratico” ha sottolineato il manager “impongono di valutare con la massima serietà l’opzione di un’ubicazione diversa da quella attuale, che molto difficilmente  può accogliere una nuova struttura perché si tratterebbe di procedere contestualmente alle fasi di demolizione e costruzione, con disagi insostenibili per gli utenti. Senza dire, poi, dei costi di smaltimento delle macerie che richiederebbero circa 10 milioni di euro. E’ necessario, pertanto, individuare una localizzazione che risponda prima di tutto al requisito dell’accessibilità, un aspetto fondamentale di cui il Ministero terrà conto nella concessione del finanziamento. Non è accettabile, infatti, pensare a un nuovo ospedale che non sia collocato in una posizione strategica e al centro di una rete viaria che lo renda facilmente raggiungibile, soprattutto dai mezzi di soccorso, oltre che dalla popolazione di un comprensorio decisamente vasto”.

Tre i punti focalizzati dalla mozione: presentare alla prossima riunione una proposta che contempli l’ipotesi di una soluzione di rilancio che salvaguardi il ruolo di Lanciano e di ospedale del comprensorio da 300 posti letto; dare mandato agli organi regionali competenti di verificare la possibilità in sede ministeriale di finanziare una quota aggiuntiva di circa 30 milioni rispetto ai 35 già disponibili per il nuovo ospedale di Lanciano. La parola d’ordine comunque è fare presto, perché entro dicembre bisognerà sottoscrivere un accordo di programma vincolante con gli enti locali e presentare al Ministero  progetto preliminare e quadro economico.

“Se la decisione dovesse tardare a causa della difficoltà degli amministratori a fare sintesi su una posizione comune” ha concluso Zavattaro “il rischio di perdere il finanziamento sarebbe concreto, con conseguente penalizzazione di un territorio che invece ha tutto il diritto e le carte in regola per avere un nuovo ospedale. Si tratta di un’occasione d’oro, anche per l’economia locale, visto che la realizzazione metterebbe in moto un investimento enorme, e credo che nessuno abbia interesse a perderla”.