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Città Sant’Angelo, no alle assunzioni per il ‘porta a porta’: la protesta dell’opposizione

Città Sant’Angelo. Non saranno previste nuove assunzioni alla Linda Spa, la società partecipata del Comune che si occupa della raccolta rifiuti.

Con il pronunciamento della Corte dei Conti dello scorso 21 dicembre infatti viene ribadito il divieto di assunzioni nelle partecipate, quali la Linda S.p.A, appunto, rendendo a questo punto impraticabile il progetto di ‘porta a porta’ che prevedeva l’implementazione di nuove unità lavorative.

A questo proposito, i consiglieri di opposizione Lucia Travaglini, Matteo Perazzetti e Maurizio Valloreo hanno presentato un’interpellanza per sapere ora cosa intenda fare ora l’Amministrazione Florindi.

“L’Assessore Denia Di Giacomo dovrà giustificare tutte le spese finora sostenute dal Comune per l’attivazione del porta a porta”, affermano i consiglieri con una nota stampa, che elencano: “10 mila euro di consulenze esterne al Dott Catena, oltre 20 mila euro di consulenze ad un noto studio tributario, tutte le spese notarili per l’adeguamento degli Statuti Linda, ma soprattutto gli oltre 100 mila euro spesi per l’acquisto di materiali per la porta a porta, per cui è stato utilizzato anche un finanziamento regionale del 2006”.

“Infatti con la pronuncia della Corte dei Conti, è preclusa l’assunzione di nuovi dipendenti, rendendo in tal modo impossibile affidare alla Linda la gestione del servizio”.

“Avevamo già sollevato perplessità sulla inconcludenza di questa Amministrazione che, in balia delle novelle legislative, non ha attivato il piano quando invece la legge lo consentiva, ovvero già nel marzo 2015 quando il Consiglio Comunale all’unanimità aveva dato l’ok a nuove assunzioni Linda, approvando le linee di indirizzo utili
allo scopo”, affermano i consiglieri.

“Avevamo anche ribadito il necessario espletamento di concorso pubblico per eventuali assunzioni, proprio a garanzia del rispetto dei principi di trasparenza e correttezza legislativa”.

“Oggi con la nuova Legge Madia del 2016 tutto ciò non è più possibile, poiché questa estende il divieto di assunzioni previsto per gli Enti, anche alle Società partecipate quali la Linda Spa. E quindi chiediamo : che ne sarà della Porta a Porta? E soprattutto, tutte le spese finora sostenute , che i cittadini pagano con la Tari, a cosa sono servite se questa Amministrazione non è in grado di concretizzare un progetto di fondamentale importanza quale quello dell’ incremento della differenziata?”.

“A Città Sant’Angelo la mole di indifferenziata da smaltire rimarrà ancora per molto altissima, con costi elevati per tutta la comunità :710 mila euro solo per gli ultimi 7 mesi del 2016”.