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Pescara, degrado a piazza Caduti del mare:intervento “improcrastinabile” da 6 anni

Pescara. Da oltre 6 anni i residenti di Piazza Caduti del Mare, quartiere Porta Nuova, a due passi dal Porto turistico, reclamano i lavori di sistemazione della zona: marciapiedi degradati, una distesa di erba incolta, mucchi di terra, polvere e ghiaia. Le Giunte avvicendatesi hanno sempre rimandato l’intervento, ora inserito nella programmazione dell’anno 2012 con un importo di 200mila euro. Ma il consigliere di quartiere di Rifondazione William Facchinetti teme: “il sospetto che slitti ancora è molto forte”.

Il degrado è sotto gli occhi di tutti e a farne le spese sono le decine di famiglie che vivono quotidianamente tra i disagi. Da troppo anni: “Quella piazza è oggetto di un piano urbanistico elaborato dalla vecchia Giunta ma rimasto monco. La riqualificazione di Piazza Caduti del Mare spetta al Comune, che continua a procrastinare l’intervento spostandolo di anno in anno all’interno del piano triennale”, denuncia Facchinetti. Il destino di quello spazio era stato scelto nel 2005 dagli stessi residenti tramite una serie di assemblee popolari molto partecipate ed erano persino stati somministrati dei questionari per deciderne la destinazione. Il progetto che ne era scaturito prevedeva la sistemazione della piazza con il trasferimento del monumento ai caduti del mare (oggi in abbandono in un nascosto angolo del porto) e la sistemazione dell’area con piante, panchine, spazi gioco per ragazzi e sentieri per passeggiare. Ma da allora più niente, né in quegli anni dalfonsiani, né ora che sulla sedia più importante del Consiglio comunale siede Albore Mascia e alla sua destra il vicesindaco Berardino Fiorilli. Proprio quel Fiorilli che nel 2006 dalle pagine del suo blog di di consigliere comunale di centrodestra all’opposizione denunciava l’urgenza degli interventi e l’insostenibilità della situazione.  “E’ a lui che i residenti guardano, adesso che ha il potere di fare tutti si aspettano che gli interventi che richiedeva a gran voce vengano messi in atto senza ulteriori indugi”, attacca Facchinetti. Per due anni quel Fiorilli, ma con il potere in mano, nulla ha fatto per mettere riparo a quella che definiva improcrastinabile. Ora, l’opera è stata inserita nell’attuale piano triennale, prevedendo un intervento da 200mila euro da eseguire l’anno prossimo, “ma il sospetto che slitti ancora è molto forte”, conclude Facchinetti.

 

Daniele Galli