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Tortoreto verso il voto. Richi: il Paese non ha bisogno di individualisti

Tortoreto. No agli individualismi e ai giochi di potere. Si ad un progetto vero e condiviso, che deve rappresentare l’elemento centrale.

Rompe il silenzio Alessandra Richi, sindaco di Tortoreto fino allo scorso mese di maggio, prima dell’avvio della gestione commissariale.

 

La Richi, il cui nome negli ultimi giorni è tornato d’attualità per una possibile candidatura-bis, affida ad una lettera aperta le sue riflessioni di natura politica.

 

Viene fotografata una istantanea di quella che è la situazione attuale, non solo a Tortoreto, e che presuppone dal suo punto di vista la necessità di mettere da parte individualismi e ambizioni di natura personale.

 

 

 

L’INTERVENTO

 

“La situazione confusionaria e destabilizzante della politica attuale, non solo a Tortoreto”, si legge, “ tra personalismi manifesti ed ambizioni personali più o meno sottointese da vecchi metodi e scontati approcci,  evidenzia con chiarezza un vuoto di contenuti  e quindi di criteri da parte chi si propone in generale ad amministrare il paese.  Molti cittadini espongono sconcerto, sconforto e timore in un clima di forte insicurezza nazionale e soprattutto  locale. Chi si fa garante in ordine alla continuità di una impostazione salda e lungimirante? chi ha a cuore la realizzazione di progettualità impellenti ed indifferibili? chi è capace di essere credibile ed affidabile circa la sostanza degli obiettivi da raggiungere? Perché l’azione amministrativa non sia a macchia di leopardo o peggio ad uso e consumo di qualcuno, ma azione che richiede competenza, esperienza, coraggio, attitudine al lavoro di squadra, sacrifici, impegno ed abnegazione. Non terra di rivalse, giochi di potere, prove individuali di forza e di primati. Il tutto nel mutare delle normative statali sempre più rigide ed a discapito dei comuni.

 

Pertanto, una riflessione seria non può non condurre a comprendere che occorre partire da una base comune di contenuti e programmi, delineati in maniera concreta e con dettagli di fattibilità, tali da poter poi raccogliere adesioni, intenti di collaborazione, voglia di mettersi a disposizione, disponibilità al confronto ed alla conoscenza dello status quo e del territorio, imprescindibile per una sana politica futura. Non illudiamo i cittadini che tutto va bene e tutto si può fare. Difficile e meno demagogico rendere note difficoltà e problematiche attuative.

 

Con le elezioni non si vince nulla: non è un punto di arrivo ma di partenza. Poco vale compiacersi se poi non si hanno qualità, lealtà, imparzialità, forza ed equilibrio per affrontare il difficile cammino che oggi più che mai  vede tappe inesorabili ed obbligate.

 

Marconi, Monti, Richi….se non si comprende l’errore di prospettiva di alternative tra soggetti che porta solo a definire spaccature e rotture a discapito della crescita del nostro paese, inutile pensare di uscire dal solito meccanismo di “cerca persone” pur di riempire una lista. E questo segno di maturità politica? Di amore per Tortoreto? Di conoscenza delle azioni da intraprendere? degli errori di cui fare tesoro?

 

Riflettiamo insieme ma resto convinta che se non facciamo tutti un passo indietro verso il superamento di individualismi e premature pretese attraverso la centralità di un programma vero e condiviso, la tanto deprecata “politica” darà ulteriore prova della sua inadeguatezza”.