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La Provincia di Chieti rischia il dissesto finanziario

Chieti. La situazione finanziaria della Provincia di Chieti è sempre più critica: le casse sono praticamente vuote a causa dei debiti ereditati dalla passata amministrazione e dei mancati trasferimenti da parte dello Stato e della Regione.

È quanto denuncia in una nota il presidente Enrico Di Giuseppantonio, che ha inviato un ordine di servizio urgente a dirigenti e assessori affinchè attivino tutte le procedure possibili che consentano di accertare e incassare ogni somma dovuta alla Provincia.

“Ogni giorno arrivano fatture da pagare, decreti ingiuntivi e pignoramenti” spiega meglio il presidente. “Ciascun settore dovrà effettuare una ricognizione dei crediti che l’Ente vanta e indicare in una relazione le misure già attivate o da attivare per incassare immediatamente i crediti stessi”.

Nell’ordine di servizio Di Giuseppantonio chiede inoltre di correlare il piano di pagamenti agli incassi, senza intaccare le spese di investimento. “L’Ente è in seria difficoltà, fa fatica a garantire persino i servizi minimi come lo sfalcio delle erbe lungo le strade” continua in proposito. “In questi due anni di governo la mia Amministrazione ha cercato di fare il possibile: abbiamo eliminato gli sperperi, ridotto una serie di spese come i fitti passivi, le spese per le utenze, abbiamo tagliato di tutto e di più, abbiamo dovuto fronteggiare una serie di decreti ingiuntivi e recuperare morosità. Abbiamo dovuto eliminare i  contributi ad enti e associazioni, rinunciare alle manifestazioni estive. Oggi non c’è più tempo da perdere, siamo ad un punto critico: tutti, a cominciare da me, dirigenti, impiegati, assessori, devono avere un ruolo attivo nell’azione di risanamento perchè altrimenti, da Ente strutturalmente deficitario quale già siamo, imboccheremo la strada senza ritorno del dissesto finanziario certo non per colpa nostra. Fra le somme che dovremmo riscuotere ci sono tributi, come l’ecotassa, che alcuni Comuni  non versano a questa Provincia dal 2006 ed è intollerabile che ci sia evasione tributaria. Inoltre siamo di fronte ad un rilevante numero di pagamenti in sospeso  che potremo fronteggiare soltanto migliorando le condizioni di liquidità dell’Ente: ma, lo ribadisco, senza una efficace azione di recupero, anche giudiziale, delle somme che ci sono dovute, e che deve accompagnarsi ad una ulteriore limitazione delle spese allo stretto necessario, non potremo far fronte all’ingente quantità di pagamenti  in sospeso. E sarà a rischio entro l’anno anche il pagamento degli stipendi. Rivolgo un accorato appello a tutti i dipendenti della Provincia perchè senza il loro sforzo e senza il loro impegno questa iniziativa finalizzata al risanamento naufragherà e il risultato finale non potrà che essere il collasso finanziario dell’Ente: oggi giochiamo la partita decisiva per scongiurare che ciò accada”.