Emergenza rifiuti: Collecorvino tra discariche pubbliche e private

discaricaPescara. L’emergenza-rifiuti sembra avvolgere sempre più e sempre più rapidamente l’Abruzzo e la provincia pescarese. Alle affermazioni del governatore Chiodi sulla necessità della regione a ricorrere ai termovalorizzatori fanno eco gli annunci della Provincia sulla possibile realizzazione di una nuova discarica nell’area vestina. Al rifiuto del sindaco di Elice e ai tentennamenti di Città Sant’Angelo si assommano, ora, gli allarmi del segretario pescarese di Rifondazione comunista, Corrado Di Sante, sul sorgere di una discarica privata di fronte al sito ipotizzato per quella pubblica di Collecorvino.

Una considerazione tanto semplice quanto importante che fa suonare un allarme in tutta l’area vestina e la Val Fino, quella di Corrado Di Sante. Sotto lente d’ingrandimento la realizzazione di una discarica privata in località Caparrone, nei pressi di Collevorvino, proprio di fronte a Piano di Sacco, luogo in cui si sta ipotizzando in questi giorni il sorgere della discarica pubblica contestata dal sindaco di Elice e al vaglio del Comune di Città Sant’Angelo: “Sulla futuribile discarica pubblica a Piano di Sacco è importante sottolineare che si tratta solo di un ipotesi”, rassicura Di Sante, “Ci batteremo affinché sia vagliata con attenzione sotto tutti gli aspetti e le ricadute ambientali ed economici sul territorio di Città Sant’Angelo”; Ma pochi hanno guardato appena di fronte a Piano Di Sacco: “Sulla sponda opposta del fiume è in fase di istruttoria avanzata una discarica privata di identica cubatura”, afferma riferendosi ad un’istruttoria aperta dal comitato regionale Via sull’impianto progettato dalla Deco Spa, “La priorità in questo momento è quindi quella di intervenire presso la Regione affinché vi sia un’attenta valutazione del danno ambientale che questa potrebbe portare. Infatti le preoccupazioni per Piano di Sacco dovrebbero essere le stesse che per Caparrone. I cittadini ed i sindaci della Val Fino si mobilitino per chiedere informazioni ed intervenire presso la regione sull’istruttoria in essere del impianto privato in Località Caparrone”.

 

Come dire: stiamo attenti al probabile danno provocato dal pubblico e non guardiamo a quello certo proveniente dal privato? “Sarebbe al quanto bizzarro mobilitarsi per un ipotesi lontana da venire, tra i tempi di adozione del piano e i tempi necessari per reperire le risorse, quando nella stessa vallata esattamente di fronte è già in fase istruttoria realizzativa l’impianto proposto dalla Deco Spa”, conclude Di Sante.

 

Daniele Galli


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