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Villamagna, Nicolò denuncia conseguenze dei tagli regionali al sociale

Villamagna. “Sono interventi privi di prospettiva, che stanno seriamente compromettendo la possibilità di garantire attraverso i servizi livelli dignitosi di vita”. Così il sindaco di Villamagna, Paolo Rosario Nicolò, descrive i tagli dei finanziamenti per la spesa sociale previsti dalla Regione Abruzzo, una scure così pesante da aver già provocato la reazione da parte di numerose componenti del mondo politico e istituzionale.

La scelta di ridimensionare in maniera netta i finanziamenti tradizionalmente destinati al sociale pone, infatti, in seria difficoltà i piccoli Comuni. Una situazione che, giorno dopo giorno, si fa sempre più insostenibile e che ha spinto pertanto il primo cittadino di Villamagna a denunciare le conseguenze registrate nella sua cittadina all’indomani delle azioni di contenimento.

A pagare in prima persona i disagi derivanti dalla riduzione dei servizi soprattutto anziani e ragazzi diversamente abili, che si sono visti negare la possibilità di accedere alle strutture sociali nella misura finora garantita.

Se in precedenza era consentito usufruire cinque volte alla settimana dell’assistenza nelle strutture preposte per i ragazzi disabili – spiega meglio Nicolò –, adesso solo due giorni su sette. Un divieto che in qualche modo si ripercuote sulle loro condizioni fisiche e psichiche. Non dimentichiamo che si tratta di persone spesso tenute fuori dal tessuto sociale: uomini e donne che non hanno altra possibilità di vivere una vita “normale” se non quella di frequentare strutture pronte a farli sentire parte integrante di una collettività”.

Secondo quanto dichiarato da Nicolò, dunque, il mancato accesso ai servizi preposti avrebbe influito negativamente sulle condizioni dei portatori di handicap. Non solo. “La cosa sconcertante – continua il sindaco di Villamagna – è l’essere costretti a sottoporre i pazienti dai 20 ai 30 anni a una visita medica sommaria per valutarne i margini di miglioramento. Quale dolore dover poi chiedere alle loro famiglie, in caso di mancati progressi, di rivolgersi a un centro sociale o di preferire la propria casa, perché quelle strutture non possono più accogliere i loro figli”.

Il Comune ha già  apportato delle variazioni in bilancio nel tentativo di reperire risorse da destinare ai servizi essenziali. Tuttavia, il primo cittadino non esclude la possibilità di dover ricorrere in futuro anche a una maggiore tassazione sui cittadini. “Purtroppo – aggiunge inoltre Nicolò – ad oggi non conosciamo nemmeno l’entità della somma che sarà stanziata per il sociale. Insomma, siamo davanti a un vicolo cieco”.

Alla luce della grave condizione che si prospetta ai cittadini di Villamagna, il sindaco convocherà  un Consiglio comunale aperto incentrato sulla vicenda e al quale saranno chiamati a dire la loro anche i sindaci dell’Unione dei Comuni delle Colline Teatine e dell’ente d’ambito territoriale sociale “Foro-Alento”.

“Dobbiamo difendere i nostri cittadini – conclude Nicolò – e per questo non escludo la possibilità di ricorrere in extremis anche a soluzioni drastiche”.