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Introdacqua, scuola ancora chiusa: minoranza a caccia di chiarimenti

Introdacqua. ‘Non si placa la polemica nel piccolo centro peligno, in seguito alla questione riguardante la chiusura – disposta dal Sindaco – dello stabile adibito “temporaneamente” ad accogliere i bambini per lo svolgimento delle lezioni scolastiche.

Il gruppo di minoranza prende posizione al riguardo ‘senza voler alimentare alcuna polemica in merito alla spiacevole situazione creatasi, pretendiamo, la massima trasparenza dall’Amministrazione e la massima tutela dei bambini, per la loro sicurezza e salute’.

Sulla questione “allacci utenze incubatore” è scaturita una accesa polemica che sta allargandosi anche in ordine ad altre condizioni riguardanti la stessa struttura.

In riferimento alla situazione, il Gruppo Consiliare “Uniti per Introdacqua” ha formalmente depositato una interrogazione al Sindaco e, richiesto il carteggio riguardante la vicenda, contestualmente a tutta la documentazione amministrativa e tecnica concernente la resistenza statica dell’edificio e, soprattutto, le certificazioni inerenti la “vulnerabilità sismica”.

Continua il capogruppo di minoranza “per ragioni di correttezza e rispetto nei confronti di tutti, aspettiamo la documentazione richiesta – con la speranza che il Sindaco la fornisca nel più breve tempo – per esprimersi nel merito.

A quel punto si faranno le dovute considerazioni. Sicuramente, ci saremmo aspettati da parte dell’Amministrazione un comportamento “diverso” nella gestione della vicenda, finalizzata ad una scelta più opportuna, presso altra struttura, al fine di evitare questi “prevedibili disagi” ai ragazzi.”

Conclude l’opposizione “alcune riflessioni e considerazioni di carattere generale, per questa circostanza, comunque, devono essere fatte. I principi “universali” del buon governo, a cui questa Amministrazione spesso non si ispira, caratterizzano anche questa vicenda.

Probabilmente la scelta dell’utilizzo “dell’incubatore” per uso didattico non è stata – come impropriamente pubblicizzata – così adeguata ed idonea. Bisognava accertare (con largo anticipo) chi aveva l’incombenza degli allacci da effettuarsi alla struttura, già da molto tempo e non, come accaduto all’incubatore, lasciato da anni inutilizzato in uno stato di semi-abbandono.

La società concessionaria aveva l’obbligo della costruzione e della gestione della struttura e, di conseguenza, così sembrerebbe, il vincolo degli allacci delle utenze. In questo caso, forse, attribuire tutte le colpe dei ritardi alla Italgas, nell’imminenza dell’inizio dell’anno scolastico e con tempi ristretti, non sarebbe del tutto corretto’.