“Allo scopo di identificare soluzioni per sostenere le piccole e medie imprese, anche dopo la scadenza dei termini della moratoria sui debiti prevista per il 31 gennaio 2011 – si legge nella nota del Ministero dell’Economia- è stato attivato un tavolo tecnico che ha dato vita all’“Accordo per il credito alle piccole e medie imprese” firmato il 16 febbraio 2011 dal Presidente del Consiglio dei Ministri, dal Ministro dell’Economia e dalle principali associazioni rappresentanti i sistemi delle banche e delle imprese. Rispetto alla moratoria nata per risolvere la situazione di crisi della liquidità delle imprese, l’Accordo per il credito è imperniato su un’ottica di sviluppo e pensato per supportare le PMI nel tentativo di agganciare la ripresa”.
I principali punti dell’accordo consistono nella proroga di sei mesi per presentare la domanda di sospensione dei mutui per le PMI che non ne abbiano già beneficiato, con il termine differito dal 31 gennaio al 31 luglio 2011 nell’allungamento della durata del mutuo per le PMI che hanno beneficiato della moratoria alle seguenti condizioni:
-durata: il periodo di ammortamento è allungato fino al 100% della durata residua e comunque per non più di 3 anni;
-tasso: tasso negoziato tra impresa e banca e assenza di altri oneri per le imprese o tasso invariato rispetto al finanziamento già in essere se c’è la garanzia del Fondo Centrale di Garanzia o dell’ISMEA, oppure se l’operazione è finanziata con plafond ad hoc messo a disposizione dalla Cassa depositi e prestiti:
Infine, alle imprese che rafforzano il proprio patrimonio le banche offrono un finanziamento proporzionale all’aumento di capitale.
“In un momento storico di grave crisi economico-finanziaria – ha dichiarato il presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio- è fondamentale dare sostegno concreto alle piccole e medie imprese, anche nel rapporto con il sistema creditizio, per garantire equilibrio finanziario e continuità produttiva. La sospensione dei mutui alle PMI ed il riscadenziamento del debito è sicuramente un utile strumento per alleviare le tensioni finanziarie conseguenti alla crisi”.