E’ questo il senso di una lettera che il sindaco Tonia Piccioni ha scritto al prefetto di Teramo, Graziella Patrizi, per evidenziare una serie di criticità che l’eventuale crescita di immigrati presenti ad Alba potrebbe generare.
Allo stato attuale, in relazione a quello che è il programma di accoglienza, sono poco meno di 180 i profughi che vivono in strutture private che hanno aderito al progetto della prefettura.
Il sindaco non tralascia, anzi evidenzia, le finalità umanitarie del programma di accoglienza. E’ pur vero, però, che la gestione dei flussi, secondo il sindaco, pone delle questioni che mal si conciliano con la vocazione turistica della cittadina e con le difficoltà nel monitorare le loro presenza, viste le casse esigue e il numero limitato, di agenti della polizia municipale.
Una presa di posizione molto chiara quella dell’amministrazione comunale, che si innesta in una cittadina che inizia a prendere le forme di comunità multietnica con circa 1800 stranieri residenti.