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Pescara, Il Pd si “litiga” la biblioteca Regionale

Pescara. L’adagio tutto tricolore vuole che il centrosinistra soffra di divisioni intestine praticamente su qualsiasi cosa. Esempio nostrano è il caso della sede della biblioteca regionale di piazza Salotto, prossima alla chiusura a causa degli elevati costi di affitto: la Regione ha quindi deciso di trasferirla in periferia. La “lotta senza quartiere” del Pd è partita: la circoscrizione Castellamare protesta, quella di Porta Nuova festeggia.

Mentre Mirko Frattarelli, capogruppo Pd alla circoscrizione Castellammare, quella che attualmente ospita la biblioteca, si mobilita e organizza per martedì un flash mob in piazza Salotto (peraltro sostenuta dal gruppo dei Giovani Democratici, cittadino e non di quartiere) contro la chiusura della biblioteca D’Agostino, il capogruppo Pd di Porta Nuova, Giacomo Cuzzi, accoglie con entusiasmo la notizia del trasferimento della struttura sulla Tiburtina. “La Biblioteca di piazza Salotto sembra realmente esser l’unico polo culturale del centro-cittadino, comodo e ormai diventato luogo di studio di centinaia di studenti, anziani, e anche scuole elementari che molto spesso usufruiscono della sala ‘bimbi’” per metter su spettacoli teatrali. Chiudela vorrebbe dire uccidere il cuore culturale del centro-città”, sostengono i Giovani Democratici e Frattarelli sulla pagina Facebook che organizza la protesta di martedì pomeriggio; di contro, in una nota, Cuzzi e il circolo Pd Villa Del Fuoco esaltano la decisione: “Siamo convinti della grande utilità del decentramento dei servizi capaci di arricchire di funzioni i quartieri della città; il decentramento dei servizi legati alla cultura rappresenta  un veicolo indispensabile per il rilancio dei quartieri, per l’aggregazione sociale e per il potenziamento dei punti di convivenza civile; per queste ragioni accogliamo favorevolmente l’idea di delocalizzazione della biblioteca. La zona Tiburtina, individuata come punto per la nuova apertura, e l’ex quartiere 3 possono pienamente rappresentare attraverso la buona e lungimirante politica il nuovo volto della Pescara del futuro; con l’idea che una città moderna ed europea debba vivere e svilupparsi in una dimensione policentrica e con una elevata e diffusa qualità della vita”.

 

Daniele Galli