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Elezioni Roseto: Ginoble sfida Pavone ad un faccia a faccia

Roseto. Un faccia a faccia pubblico con il candidato di centrodestra. È quanto ha chiesto mercoledì nel corso di una conferenza stampa Teresa Ginoble. “Voglio discutere di  programmi”, dice la candidata del centrosinistra. Invito subito accolto dal suo avversario. “Sono disponibile in ogni momento”, risponde Enio Pavone. Si riaccende dunque la campagna elettorale di Roseto. Metabolizzati i dati del primo turno, i due schieramenti scaldano i motori in vista dell’ultima salita, quella che deciderà se a Roseto si confermerà il centrosinistra o sbancherà il centrodestra. “Il mio avversario potrà scegliere il luogo, il giorno e il moderatore, noi ci giochiamo la credibilità con il nostro programma”, ha affermato la Ginoble nella conferenza stampa che si è svolta presso il suo comitato elettorale. “Sono disposto a farlo in ogni piazza”, ribatte Pavone raggiunto al telefono.

Dai toni un po’ sonnacchiosi della prima parte, la campagna elettorale cambia faccia, per quella che sarà una caccia all’ultimo voto e per cui i due schieramenti dovranno portare alle urne quanti più elettori possibile. L’incontro sarebbe il primo vero faccia a faccia pubblico tra i due sfidanti.
“I cittadini devono poter capire le posizioni dei due candidati”, ha dichiarato la Ginoble, che nel corso della conferenza stampa ha anche annunciato che in caso di sconfitta lascerà il suo posto in consiglio comunale a Raffaella D’Elpidio, risultata la quarta più eletta nella lista del Partito Democratico. “Per i cittadini sarà un’occasione per comprendere e scegliere il futuro di Roseto”, ha aggiunto D’Elpidio. Parole simili a quelle di Enio Pavone. “Auspico questo confronto – ha detto il candidato socialista – perché i cittadini possano farsi la loro idea sui programmi e le prospettive”. Resta da decidere luogo e ora.
Sinistra Ecologia e Libertà, intanto, annuncia ufficialmente che l’indicazione di voto sarà a favore di Teresa Ginoble. “Nessun apparentamento – afferma Pasquale Avolio, rappresentante della lista di Sel – ma non possiamo consegnare Roseto alla destra”. Sel per il momento è la prima delle forze politiche escluse dal ballottaggio ad esprimersi in maniera ufficiale sulla questione alleanze. La decisione è arrivata ieri sera, nel corso di un direttivo del partito, presenti anche il coordinatore regionale Gianni Melilla e il segretario provinciale Tommaso Di Febo. Nessun pronunciamento ufficiale da parte di Marco Borgatti della Sinistra Unita che arriverà, fa sapere, “solo se e quando il Pd ci contatterà”. Ma la questione alleanze appare spinosa soprattutto per le due liste civiche Obiettivo Comune e AltraCittà, che solo in caso di vittoria con un apparentamento ufficiale, da definire entro domenica, potrebbero sperare in un loro rappresentante in consiglio. Una recente sentenza del Consiglio di Stato, infatti, metterebbe i bastoni tra le ruote alla lista di Valter Aloisi, che pur in queste ore aveva ventilato la possibilità di una neutralità tra i due al ballottaggio. Nessun seggio infatti scatterebbe ad AltraCittà, infatti, in caso di non apparentamento. E se un’alleanza potrebbe essere relativamente indolore per le liste del centrodestra, più complessa appare la questione nel centrosinistra, in cui l’ingresso di un’altra lista sfilerebbe in caso di vittoria il seggio in consiglio all’Italia dei Valori.