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Politica, economia e territorio: Giovannelli (Federalberghi): serve una nuova classe dirigente

Alba Adriatica. Erosione, tassa di soggiorno e pianificazione. Temi che in queste settimane tracciano le linee operative delle amministrazioni civiche.

 

Troppo spesso, però, la visione comune lascia spazio a forme di individualismo che sembrano mal conciliarsi con il momento storico ed economico, laddove invece focalizzare assieme lo stesso obiettivo potrebbe fare la differenza.

 

Gli esempi possono essere diversi e sono sotto gli occhi di tutti. A tirare le orecchie, metaforicamente parlando, alla classe dirigente e politica del comprensorio, è Giammarco Giovannelli (presidente di Federalberghi-Confcommercio Abruzzo e della Dmc Hadriatica), che analizza alcuni degli aspetti legati, non proprio di riflesso, alle dinamiche turistiche.

 

Tassa di soggiorno. In queste settimane la questione è tornata prepotentemente d’attualità. Il Comune di Giulianova ha approvato il regolamento per la sua istituzione. Alba Adriatica si è raffreddata, mentre altre municipalità aspettano alla finestra, quando poi avere una linea comune potrebbe, anche con le associazioni, dovrebbe essere il mantra per chi vive di turismo. ” La confusione politica”, sottolinea Giammarco Giovannelli, ” di chi amministra e mi riferisco a maggioranze e opposizioni porta a volte a scelte scellerate con l’unico effetto di sanare, momentaneamente, buchi di bilancio senza poi alzare lo sguardo verso prospettive di ampio respiro e opportune forme di programmazione”.

 

Le vere priorità. Qui si innestano poi giochi di natura politica che nelle riflessione di Giovannelli rischiano di essere deleteri. ” Le tifoserie locali”, dice, ” cercano di sopravvivere millantando  larghi consensi fondati sull’opportunismo e su esperimenti di laboratorio che nulla, però, hanno a che vedere con le emergenze da affrontare che poi sono quelli di rilanciare le principali economie del territorio.

 

La sfida. ” I tempi sono maturi” prosegue, ” per individuare una nuova classe dirigente politico-amministrativa più aggiornata e capace di affrontare le nuove sfide economiche attraverso competenza e grande operosità.

Se la politica teramana e abruzzese avrà il coraggio di favorire e sostenere, in maniera saggia, questo percorso di svolta, diventato oramai indispensabile, di certo avrà un ruolo pregnante nelle società civile ed economica.

 

Così facendo, sarebbe garantita concertazione intelligente, non più incentrata su banali agonismi politici locali di gruppi ormai frantumati, ma finalizzata alla ricollocazione del dibattito e dei programmi amministrativi su progetti determinanti per lo sviluppo economico e sociale dei comuni abruzzesi”.