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Taglio degli stipendi ai parlamentari, la maggioranza rinvia la proposta

La camera ha approvato il rinvio in commissione della proposta di legge per il taglio degli stipendi dei parlamentari. Roventi polemiche tra Pd e M5s, Grillo: “Sono come vacche autoproclamatesi sacre”.

Con uno scarto di 109 voti, la Camera dei deputati ha rispedito in commissione la proposta di legge che prevedeva la riduzione dello stipendio dei parlamentari dagli attuali 5.000€ netti a 5.000€ lordi. La legge avrebbe, di fatto, dimezzato gli stipendi dei parlamentari italiani, che come rivelato da una recente ricerca del Codacons, guadagnano in media il 60% in più dei loro colleghi degli altri stati europei.

A favore del rinvio in commissione hanno votato compatti tutti i partiti della maggioranza, dal Pd ai socialisti, passando per i centristi Area Popolare e Centro Democratico, voto contrario, invece, da parte del Movimento 5 stelle, promotore della legge per il taglio agli stipendi; contro il rinvio in commissione si sono schierati anche Forza Italia, Fratelli d’Italia e Sinistra Italiana.

Roventi le polemiche tra Pd e M5s in seguito all’esito del voto: il capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato, ha dichiarato: “La politica deve tornare ad avere credibilità e non la ritrova dicendo che prende meno soldi puntando allo zero ma quando diventa efficiente. Noi proviamo a farlo” il capogruppo democratico ha poi continuato rivendicando la riduzione, di 468 milioni di euro, dei rimborsi ai partiti.

Dura la replica del M5s, “Sono come vacche autoproclamatesi sacre” ha detto Beppe Grillo a proposito dei parlamentari del Pd, mentre il deputato Di Battista ha parlato di “ gentaglia pronta a intervenire sulla carne viva dei cittadini ma che non si taglia nemmeno un euro quando riguarda i loro stipendi”.

Clima teso anche all’esterno di Montecitorio; la deputata Pd Alessia Morani ha denunciato su twitter di essere stata aggredita da un attivista M5s. In nota, i 5 stelle hanno parzialmente smentito il tweet dell’ onorevole Morani dichiarando “Nessun attivista o portavoce del M5s ha aggredito oggi la deputata Pd Morani. Tuttavia, alla Morani esprimiamo solidarietà, invitandola a non restare nel recinto dei social ma, vista la presunta gravità del fatto che descrive, a sporgere querela alle autorità competenti”.