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Pescara, dragaggio porto canale: Albore Mascia scrive a Chiodi

Pescara. “Il progetto preliminare per lo sviluppo infrastrutturale del porto canale di Pescara, con la realizzazione della nuova darsena commerciale-pescherecci, dovrà essere inserito nella prossima intesa-quadro Stato-Regioni che verrà stipulato a Roma il prossimo 12 maggio. E’ quanto ho formalmente chiesto quest’oggi in una nota ufficiale indirizzata al Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi sulla base di quanto concordato lo scorso 29 aprile nel corso del vertice svoltosi a Roma, alla presenza, tra gli altri, del consigliere regionale Lorenzo Sospiri e degli assessori Morra e Giuliante, l’ingegner Ercole Incalza, Direttore dei Lavori pubblici, e l’ingegner Caliendo, Direttore delle Opere Marittime, entrambi presenti per conto del Ministero ai Lavori pubblici, un incontro nel corso del quale abbiamo recepito la disponibilità del Dicastero di assegnare anche a Pescara una quota parte dei fondi Fas destinati alla portualità abruzzese da investire sul progetto stralcio teso a portare la banchina commerciale-pescherecci oltre la diga foranea, eliminando il problema del dragaggio”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ufficializzando la nota inviata stamane al Governatore Gianni Chiodi.

“Come noto – si legge nella nota – la necessità di procedere agli interventi di dragaggio del porto canale di Pescara ha ormai raggiunto il livello dell’emergenza, dal momento che la scarsissima profondità dei fondali impedisce quasi completamente il normale svolgimento del traffico merci e la situazione subirà un ulteriore aggravamento con l’avvio della stagione estiva, che vedrà aggiungersi alle ordinarie attività anche il movimento dei mezzi al servizio del turismo. La scorsa settimana, precisamente il 29 aprile, le delegazioni delle nostre amministrazioni, hanno avuto un incontro a Roma con i vertici amministrativi del Ministero delle Infrastrutture per manifestare tutto il disagio che le competenti Istituzioni territoriali sono costrette a vivere di fronte a una penosa situazione di stallo, che sembra non offrire praticabili vie di uscita a causa della complessità delle procedure e dell’inspiegabile inattività della ditta preposta al dragaggio. Nella stessa sede sono state approfondite le iniziative da attivare sia nel breve che nel medio termine, per superare le criticità legate all’accumularsi dei fanghi in corrispondenza del porto canale, e a tale proposito sono state richieste, oltre a un’accelerazione delle procedure relative all’attuale fase del dragaggio, anche precise garanzie sul fatto che le operazioni di escavo avvengano senza soluzione di continuità rispetto a quelle in corso, fino al completamento dei lavori necessari a restituire la piena funzionalità al porto pescarese. Tuttavia – prosegue la nota – ci si è trovati concordi sul fatto che la vera emergenza è legata ai progressivi mutamenti morfologici che hanno interessato nel tempo e continuano preoccupantemente a interessare ampi tratti del litorale pescarese. Per cui, al fine di fronteggiare questa drammatica situazione, abbiamo intercettato la disponibilità del Ministero a valutare la possibilità di destinare una quota parte delle risorse Cipe alla realizzazione dei lavori necessari per portare la banchina del porto commerciale del porto di Pescara oltre la diga foranea, eliminando in tal modo le criticità strutturali che attualmente favoriscono la formazione e la permanenza delle masse sabbiose in corrispondenza del porto canale. Tale impegno – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia – potrebbe essere inserito il prossimo 12 maggio all’interno dell’intesa-quadro che verrà stipulata tra il Ministero delle Infrastrutture e la Regione Abruzzo nel corso della Conferenza Stato-Regioni. A tal fine sarà necessario che gli Uffici della Regione predispongano un progetto preliminare degli interventi descritti che consentirà anche di effettuare una stima finanziaria dei fondi all’uopo necessari. Tanto premesso, nell’ottica della massima collaborazione e dell’efficace sinergia che ha sempre contraddistinto i rapporti tra le nostre amministrazioni, le chiedo di voler adoperarsi presso le opportune sedi governative affinché l’importante intervento infrastrutturale descritto venga inserito nell’intesa che verrà siglata tra pochi giorni a Roma tra il Ministero e la Regione Abruzzo”. “La lettera – ha spiegato il sindaco – fa seguito al vertice dello scorso 29 aprile quando abbiamo trovato massima apertura nel Ministero che ci ha ufficializzato la disponibilità a sbloccare fondi Fas destinati alla portualità abruzzese anche per la crescita del porto canale di Pescara, oltre che quello di Ortona, affidando agli uffici tecnici della Regione la redazione del progetto stralcio relativo alla realizzazione della nuova darsena commerciale-pescherecci da portare al di fuori della diga foranea, redigendo anche una stima economica dell’intervento, e sollecitando il rispetto dei tempi stretti disponibili.  Tale situazione dovrebbe indurre a un ripensamento anche il Commissario straordinario Goio che sino a oggi ha rifiutato l’incarico di Commissario per il porto canale. Ma a questo punto, disponendo dei poteri e delle risorse economiche necessarie, potrebbe finalmente accettare la proposta di dirigere la fase strategica dello sviluppo del nostro porto canale per superare l’emergenza”.