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Casalincontrada, Consiglio boccia proposta impianti fotovoltaici. La protesta di Casale Futuro

Casalincontrada. Il regolamento per la realizzazione di impianti fotovoltaici ed eolici proposto dal gruppo “Casale Futuro” è stato bocciato dalla maggioranza. Ne dà notizia lo stesso movimento, che racconta di giustificazioni fornite da “arrampicatori di specchi professionisti”.

A sostegno del no ci sarebbe stato, infatti, il fatto che la proposta avrebbe anche potuto creare problemi all’ufficio tecnico perché contrastante con il Piano Regolatore “essendo farraginoso e inapplicabile per la sua complessità. Ci si è riempiti la bocca di una frase che ormai riecheggia quasi sinistra alle orecchie di chi come noi è prima di tutto un cittadino, semplice ed ignorante, un asino: “non è calato sul territorio”. Ancora una volta si è detto chiaramente che i pareri degli uffici competenti, nello specifico quello tecnico, non servono. L’ufficio tecnico aveva rilasciato un parere favorevole ma condizionato. Si poneva a condizione che il regolamento avesse validità dalla data di presentazione al protocollo dell’ente. La maggioranza, accecata dalla furia e dal livore per il fatto che il gruppo “Casale Futuro” aveva bocciato il bilancio, ha ritenuto di doverci dare una sonora lezione. Dichiarandolo esplicitamente. Gli esponenti della maggioranza si sono dichiarati orgogliosi del risultato di bilancio, definendolo tecnicamente valido. Non potrebbe essere diversamente”.

Secondo Casale Futuro, invece, non era possibile votare a favore di un bilancio parlando del fatto che non si sono aumentati i costi di alcuni servizi, ma dimenticando che la copertura è possibile solo attingendo a parti di bilancio diverse e quindi negando, di fatto, la possibilità di avere altri servizi. “Come si può pretendere che si voti un bilancio in cui è descritto chiaramente il prossimo stallo finanziario dell’Ente” continua il gruppo, £giunto ormai quasi al massimo dell’indebitamento possibile, il 12%, senza avere la minima prospettiva di chiusura di importanti opere imposte in maniera spropositata alla comunità e con all’orizzonte diminuzioni proprio della possibilità di indebitamento che ci costringe ad elemosinare interventi politici spot come quello ad esempio della Legge Mancia. Come si può votare un bilancio su cui è chiaramente descritto che  l’ente deve riscuotere dall’ACA oltre 90mila euro per rate di mutuo anticipate per la realizzazione di reti fognarie ed acquedottistiche e ancora non restituiteci. Immediatamente è scattata la repressione. Si proponeva di regolamentare, recependo ancor più chiaramente leggi regionali e nazionali, calandole veramente sul territorio, salvaguardando il centro storico e le zone agricole, dettando semplici ma sostanziali regole per evitare un probabile proliferare selvaggio di impianti sia a terra che sui tetti delle abitazioni. Prima si fanno le regole, uguali per tutti, poi si promuovono attività. Evidentemente, visto il parere dell’ufficio tecnico, ci sono già movimenti. Ancora una volta di è preferito scegliere la strada della discrezionalità.  Ancora un segnale ai casalesi. Nel mentre della discussione sono riemersi ricordi remoti e non. Ci siamo ricordati di quando a Casalincontrada girava indisturbato e ben voluto dalla popolazione un cane chiamato Lupo. Da ragazzi ci divertivamo ad aizzarlo, con scarsi risultati per la sua indole buona e pacifica. Urlavamo all’idirizzo del cane: “accia Lupo” . Altro ricordo. Nel cartoon disneyano la Sirenetta. I bravi al soldo di Ursula: Flotsam e Jetsam. Scattanti e guizzanti a comando. Poi apro gli occhi: Gianni, Pinotto…accia!”.