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Tasse cimiteriali “riservate” ai pescaresi

Pescara. Chi vive nel capoluogo adriatico, a differenza di tutti gli altri abruzzesi, è costretto a pagare una tassa di 60 euro per ogni operazione di esumazione ed estumulazione dei parenti defunti tumulati o sepolti nel cimiteri di San Silvestro e dei Colli. La denuncia è del consigliere regionale Idv Camillo Sulpizio: “Negli ultimi dieci anni solo i pescaresi hanno pagato alla Regione diverse centinaia di migliaia di euro, non dovuti, a favore della Asl di Pescara”.

“La Giunta regionale”, spiega Camillo Sulpizio, “approvò a suo tempo una delibera in materia di polizia mortuaria e servizi cimiteriali, imponendone l’osservanza a tutte le Asl regionali. Tra le varie disposizioni v’era anche l’obbligo, per i Direttori delle Asl di dare attuazione omogenea alle norme in essa contenute; ma così non è stato per la Asl di Pescara, che ha incassato una tassa di sessanta euro, appunto, per ogni operazione di esumazione ed estumulazione”.

Si tratterebbe, quindi di una vera e propria gabella che viene pretesa soltanto a Pescara, “mentre ne sono esenti i cittadini delle provincie dell’Aquila, di Chieti e di Teramo”, continua Sulpizio,  così come paesi in provincia pescarese.

E nella seduta del Consiglio regionale fissata per domani, un cosiddetto question time, Sulpizio proporrà un’interrogazione urgente chiedendo al Governatore Chiodi “di disporre ogni misura per far sì che anche i cittadini pescaresi, al pari degli altri in Abruzzo, non siano obbligati al pagamento di una tassa non dovuta”. Proprio sul mancato rispetto della delibera di Giunta regionale, infine, si protrae una vertenza di consistente valore economico, “ma ancora oggi non sono intervenute soluzioni idonee a chiarire una problematica che, indubbiamente, vede un trattamento diverso a danno dei cittadini di Pescara”, conclude il consigliere Idv.

Daniele Galli