Pescara. “Oggi Alessandrini ha sostanzialmente scritto la parola ‘fine’ alla propria avventura da sindaco, visto che ora si ritroverà a fare i conti con una maggioranza consiliare più frantumata di prima”. Ne è sicuro Berardino Fiorilli, promotore dell’associazione ‘Pescara – Mi piace’, che commenta così la nuova Giunta comunale di Pescara.
“Dieci giorni di suspence, rinvii, attese e proclami, e alla fine – dice Fiorilli – la montagna ha partorito il topolino: la nuova composizione della giunta Alessandrini ha evidentemente risposto alle imposizioni della politica Pd-D’Alfonso, facendo fuori lo scomodo alleato Teodoro, definitivamente fuori dai giochi di maggioranza, e sacrificando due ‘agnelli’, come Sulpizio e Santavenere, recordwoman di voti, per fare spazio a due ingressi calati dall’alto, sebbene il profondo rispetto per le rispettive professionalità. Al sindaco Alessandrini e a tutta la maggioranza oggi torniamo a chiedere di porre fine a questa lunga agonia e di rassegnare le proprie dimissioni, evitando anche una sfiducia che ormai è dietro l’angolo”.
Critiche anche da parte del coordinatore cittadino di Forza Italia, Guido Cerolini, secondo cui “quello che continua a mancare a Pescara è un sindaco”.
“Bocciata senza appello la politica finanziaria dell’ex assessore Sulpizio – dice Cerolini – bocciata la politica sociale dell’assessore Diodati, privato di una delega strategica; bocciata la politica urbanistico-edilizia inesistente della Santavenere; bocciata la giovane presenza della Teodoro. La parabola dell’astro nascente della politica Pd, il sindaco Alessandrini, si avvia a conclusione, dopo quel tentativo di riformattazione odierna della sua giunta, avvenuta in un clima da ‘quiete prima della tempesta’, ovvero quella che si scatenerà in Consiglio comunale”.
“A farne le spese – aggiunge il coordinatore – sarà una città ormai ferma da due anni, vittima delle lotte intestine di una maggioranza di sinistra incapace di fare scelte. I nuovi assessori nominati in realtà non segneranno un cambio di passo dell’esecutivo, ma sono solo dei professionisti che metteranno a disposizione della politica la propria conoscenza di codici e norme, dimenticando che per quello, all’interno della macchina comunale, ci sono già i dirigenti”.
Polemici anche i consiglieri del Movimento 5 Stelle: “Squadra che vince non si cambia, ed Alessandrini oggi ha dimostrato di aver perso. Con lui ha perso tutta la città che ha dovuto subire oltre due anni di incapacità, pressapochismo e confusione”, dicono Enrica Sabatini, Erica Alessandrini e Massimiliano Di Pillo.
“Alessandrini, infatti – aggiungono – ha annunciato oggi la nuova giunta e manda a casa ben un terzo degli assessori. Un cambio talmente strutturale ed eclatante della squadra di governo, che mette nero su bianco l’inconsistenza assoluta di un’amministrazione PD che ha paralizzato Pescara, rendendola una città danneggiata continuamente dall’incompetenza della Giunta, dalla scarsa incidenza del Sindaco e dai giochi di potere politico che guardano alla tutela della casta e mai all’interesse collettivo”.
“Vedremo presto se e quanto la scelta nelle nomine degli assessori siano state, ieri come oggi, legate a meri ‘ricatti politici’. La prova arriverà quando alcuni consiglieri comunali decideranno per la loro uscita dalla maggioranza avendo perso l’assessore del proprio partito in Giunta. Il tempo, come accaduto oggi – concludono – ci dirà anche questo”.