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Pescara, in Provincia richiedono più trasparenza ed efficienza amministrativa

Pescara. Una mozione a firma trasversale è stata presentata in Consiglio per dare la possibilità ai cittadini di segnalare disservizi o disfunzioni riscontrati nei rapporti con gli degli enti pubblici, a partire dallo stesso Ente di Palazzo dei marmi.

Consiglieri di maggioranza e opposizione hanno sottoscritto la proposta di discussione per la mozione sulla trasparenza amministrativa elaborata dal consigliere Lino Ruggero: a condividerlo ci sono consiglieri di Pdl, Rialzati Abruzzo, Fli, Udc, Pd e Idv. La mozione è finalizzata, in estrema sintesi, ad individuare se ci sono delle strutture inefficienti all’interno del Palazzo dando direttamente la parola agli elettori. “Laddove non può essere il mercato a distinguere le strutture efficienti da quelle inefficienti”, si legge nel documento, “solo attraverso la trasparenza totale e un controllo penetrante da parte dei cittadini si può arrivare ad incrementare gli standard di qualità e quantità dei servizi” erogati dalla pubblica amministrazione.

I firmatari della mozione chiedono di “attivare nel più breve tempo possibile, e comunque entro due mesi, un canale di comunicazione diretto (on line, sul sito della Provincia) utilizzabile dai cittadini per segnalare disservizi o disfunzioni di qualsiasi natura relativi all’attività dell’amministrazione provinciale. Le segnalazioni vanno poi rese pubbliche, per garantire al meglio la trasparenza amministrativa, e il servizio  chiamato il causa dovrà dichiarare la priorità assegnata alla risoluzione della problematica. Nel momento in cui i singoli casi saranno superati positivamente le modalità e i tempi di risoluzione saranno presi in considerazione per ottenere una corretta valutazione degli obiettivi raggiunti dai singoli settori”. Andrebbero anche pubblicati, per i firmatari della mozione, “tutti i dati riguardanti il patrimonio della Provincia, gli istituti scolastici, i fitti attivi e passivi, i contratti e la gestione di qualsiasi proprietà dell’Ente con date di stipula, nome del funzionario che ha istituito la pratica, le motivazioni o l’eventuale indagine di mercato che giustifichino il compenso erogato o percepito”. All’interno dell’organico dell’amministrazione vanno reperite – dice sempre il documento – “le professionalità idonee all’istituzione e gestione di questo servizio”. Il tutto all’insegna della trasparenza e partendo dal presupposto che “è diritto di ogni cittadino accedere ad informazioni riguardanti sia l’aspetto organizzativo delle pubbliche amministrazioni e sia l’utilizzo delle risorse umane e finanziarie” nell’esecuzione delle attività istituzionali.

Daniele Galli