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Pescara, tagli al sociale per 800mila euro: Pd in battaglia sul bilancio

Pescara. Parte la battaglia per il bilancio comunale. Lunedì il Consiglio aprirà il ciclo di sedute dedicate ad approvare le spese che il Comune ha previsto per il 2011, e il Pd si prepara ai ferri corti con ben 750 emendamenti presentati. Nel mirino i tagli ai servizi sociali per 800mila euro: prevista una protesta sindacale in aula.

Il primo passo della battaglia sul bilancio, il Pd l’ha compiuto con l’affissione di numerosi manifesti per tutta la città; su di essi vengono riassunti gli aumenti che la Giunta Mascia ha confezionato nel bilancio 2011: 10% per la retta delle mense scolastiche, 25% per il canone di utilizzo degli impianti sportivi (mentre ne vengono chiusi 3 per mancanza di personale), stessa quota per gli spazi culturali, mentre aumentano del 50% parcheggi e diritti d’asta per il mercato ittico. “Aumenti che costeranno alle famiglie pescaresi 50 euro in più al mese”, sostiene il capogruppo Moreno Di Pietrantonio nel corso della conferenza stampa di stamattina. Agli aumenti si aggiungono tagli per circa 800 mila euro al capitolo sociale. Sempre Di Pietrantonio spiega come vengano “reintrodotte le rette, dapprima abbonate, per gli asili nido per le famiglie a reddito zero; tagli significativi all’assistenza domiciliare per disabili e anziani, e viene confermata la sospensione del contributo di 200 euro mensili per i malati di Alzheimer che necessitano di assistenza nei centri diurni. Anche la querelle sul centro sociale di piazza dei Grue”, continua, “si è rivelata inutile, visto che non è previsto nemmeno un euro di risorse per le attività”.

Il secondo passo, invece, è la presentazione di ben 750 emendamenti, che preannunciano una lotta in aula dura, lunga e ricca di tensioni. Già lunedì pomeriggio, quando alle 15:30 si aprirà la prima seduta di consiglio dedicata al bilancio, Cgil, Cisl e Uil irromperanno con la loro protesta: “Li appoggiamo”, spiega il capogruppo Pd, “, perché è ora che l’amministrazione si renda conto di qual è la reale situazione della cittadinanza; con i sindacati e le parti sociali, infatti,  abbiamo confrontato gran parte degli emendamenti proposti”.  A scagliarsi contro le “spese immorali” sono, invece, i consiglieri Fusilli e Diodati. “Nel 2010 abbiamo dato a questa amministrazione una wild card, perché al loro primo anno era giusto lasciagli campo d’azione”, afferma Gianluca Fusilli, “ma il 2011 è un anno di crisi dura e l’ente pubblico deve agire in modo keynesiano per l’assistenza sociale, recuperando tutte le risorse possibili, non spendere per consulenze e consulenze d’immagine. Se saranno disposti a cambiare impostazione la discussione durerà anche una sola seduta, altrimenti faremo battaglia dura, senza cedere ad accordicchi di sorta”.

“Spese immorali”, le definisce Giuliano Diodati, “Nel bilancio si leggono voci come 100mila euro per le spese di portineria, che si aggiungono alle 50mila euro spese per i tornelli inutilizzati agli ingressi del Comune, il raddoppio della spesa per il gabinetto del sindaco, circa 200mila euro in più per il festival d’annunziano. Non si può spendere per queste cose senza pensare al momento di difficoltà generale che i cittadini stanno vivendo”. “Un disoccupato per famiglia, 1 anziano bisognoso di assistenza su 5 famiglie”, precisa Marco Alessandrini, “fasce deboli che ora sborseranno 50 euro in più al mese a causa soltanto di scienze politiche: questa amministrazione deve fissare le giuste priorità”, conclude.

800mila euro sono i tagli calcolati al sociale, e a 800mila euro ammonta, secondo il calcolo del Pd, la quota che il Comune riuscirà a racimolare con gli aumenti generali: “Da una parte un taglio enorme su un settore delicato, dall’altra aumenti su tutto che, nel complesso,  fruttano poco al Comune rispetto a quanto dovranno spendere di più i pescaresi”, puntualizza in chiusura Di Pietrantonio.

Daniele Galli