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Nuovo Ospedale Chieti, Febbo: ‘Finalmente potrò visionare il secondo project financing’

Chieti. “Purtroppo le carte si ottengono solo tramite le convocazioni in Commissione Vigilanza. Come anticipato nei giorni scorsi, questa mattina mi sono recato preso gli uffici amministrativi della Asl di Chieti per acquisire finalmente copia del secondo project financing presentato da Maltauro il 19 luglio”.

 E’ quanto dichiara in una nota il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo che aggiunge: “Ciò che risulta evidente da una prima analisi, il costo complessivo ,che comprende non solo il manufatto ma anche una serie di servizi come lavanderia vigilanza, macchinari, manutenzione e fornitura medicinali ecc… scende dai € 3.268.000.000 a € 2.303.552.000: un “risparmio” di circa un miliardo di € (sic!!!). E’ evidente come i nostri interventi siano serviti a determinare questa forte riduzione che è andata a incidere sia sulla ingegneria economico – finanziaria (tassi di interesse ecc.) sia sul rapporto costo/fornitura. Così come appare evidente, e che invece noi rimarchiamo, è il numero dei posti letti che sono 437 e rimangono 437 (vedi allegato), più i 61 di Day Hospital e Day Surgery, così come quello delle UOC (Unità Operative Complesse) e quindi dell’organizzazione ospedaliera complessiva.

 Se a ciò aggiungiamo che la cubatura complessiva sembrerebbe addirittura subire una riduzione ci sembrano pretestuose e fantasiose, a meno che non si faccia riferimento all’unico dato in aumento, da verificare, ovvero quello dei posti auto che passa da 682 a 1071 (tra riservati, liberi e a pagamento), le ipotesi messe in giro da qualcuno che si punterebbe a far diventare quello di Chieti l’unico ospedale di Secondo livello in Abruzzo (attualmente è di I livello). Né i dati risultanti da una prima lettura del progetto stesso né le dinamiche politiche attuali (sopratutto di questo Governo Regionale è del suo Presente) supportano tale programma. Rimaniamo del parere che non sia assolutamente necessaria la realizzazione di quest’opera faraonica, peraltro tramite un project financing con la esternalizzazione di tutti i servizi (dalla lavanderia, alla ristorazione dalla manutenzione del verde a quella delle sale operatorie ecc. ?.ecc…) che richiederà chissà quanti fondi e soprattutto quanti anni ed anni per realizzarla; si possono dare risposte con interventi di nuova ingegneria antisismica, magari imbracando i due manufatti esistenti e pensando a un contestuale restyling dell’ex ospedale San Camillo di Chieti. Non vorrei che “qualcuno” voglia far partire l’Iter di questo project financing – conclude Febbo – per cominciare a smantellare e trasferire reparti e professionalità in altri nosocomi”.