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I sindaci sull’Assemblea Aca

Chieti. “Comprendiamo perfettamente le ragioni per le quali uno stimato professionista come l’avv. Di Baldassarre ha rinunciato ad essere confermato al vertice dell’Aca.

 Evidentemente, l’ottimo lavoro svolto da Di Baldassarre nel corso dell’ultimo triennio alla guida di una società di fatto fallita e poi avviata al salvataggio (grazie alla innovativa procedura del concordato preventivo per le società pubbliche), che ha conseguentemente evitato il default per molti Comuni, non è stato sufficiente a far comprendere a qualche amministratore di ente sovra comunale che la stagione degli scandali, delle assunzioni clientelari, della vacanza a spese degli utenti, delle opere inutili per il ciclo idrico integrato, doveva essere definitivamente chiusa. Il clima avvelenato, creatosi a seguito delle inchieste in corso e dalle pressioni esercitate nei confronti dei sindaci per limitarne il libero arbitrio, non poteva che determinare una presa di distanza dell’avv. Di Baldassarre. È vergognosa ed irresponsabile, oltre che palesemente contra legem, come abbondantemente ricordato da noi sindaci, dal commissario giudiziale nominato dal Tribunale di Pescara e dal presidente del Collegio dei Revisori dei Conti dell’Aca, la richiesta di rinvio di quei sindaci del Pd, oggi posti sotto tutela dalla presenza di assessori e consiglieri regionali del Pd e persino dal Presidente della Giunta che è apparso per sincerarsi che tutto andasse come tra loro concordato, sostenuti da pochi ma decisivi sindaci di centro destra: Montesilvano, Penne, San Giovanni Teatino, Miglianico, Vicoli. Ora la nostra prima preoccupazione è che aver ceduto alla logica della spartizione delle poltrone, facendo rimanere l’Aca senza organi di governo, compromettendo il lavoro di risanamento fatto dall’avv. Di Baldassarre in sintonia con il Tribunale di Pescara ed in collaborazione con il commissario Lancasteri, possa portare al fallimento della società o allo scioglimento della stessa. Purtroppo una certa politica di sinistra e in parte anche di centro destra non muore, vorace di poltrone pur di mettere insieme i voti necessari ad una vittoria di Pirro illegittima e contro il buon senso. Alle logiche che hanno portato l’Aca ad essere sommersa di scandali e debiti, noi sindaci, che siamo per il risanamento e per la condivisione degli investimenti, contro la spartizione delle poltrone, continueremo ad opporci senza tregua”. E’ quanto hanno dichiarato i Sindaci dei Comuni di Chieti, Catignano, Moscufo, Elice, Atri, Rosciano, Casalincontrada e Torrevecchia Teatina, a margine dell’Assemblea ACA svoltasi oggi a Pescara.

 “In merito all’assemblea Aca che si è svolta questa mattina, 10 settembre, appare grottesco che parli di clima avvelenato il centrodestra,e nello specifico il consigliere di Forza Italia Lorenzo Sospiri, rappresentante di quella stessa parte politica che ha presentato un esposto in Procura, che ha tentato in tutti i modi la riconferma dell’amministrazione uscente, che ha terrorizzato sino a questa mattina i colleghi sindaci con interventi studiati e privi di fondamento, senza tuttavia riuscire ad ottenere il risultato sperato”, dichiara Antonio Luciani, Sindaco di Francavilla al Mare, “Il “clima avvelenato” di cui parla Sospiri lo ha avvelenato la sua stessa parte politica. La linea passata oggi in assemblea è quella che contesta una governance, quella dell’avvocato Di Baldassarre, che in tre anni non ha pagato un centesimo di debito ai creditori che aspettano, una governance per effetto della quale arrivano agli utenti in queste settimane bollette riferite a un anno fa, un’amministrazione che ha regalato ai Comuni  sulla costa problemi di inquinamento, problemi sugli impianti di depurazione, sulle reti idriche. Questa è l’Aca che funziona? È vero, anche la Regione si sta occupando della vicenda dell’Azienda, perché la Regione funziona se funziona anche Aca, se i cittadini serviti dall’azienda sono soddisfatti dei servizi ottenuti. Gli amministratori pubblici devono essere giudicati per quello che fanno e per i risultati che ottengono. Non conta altro. Ebbene a chi ha gestito fino ad oggi la situazione ACA ed oggi incredibilmente accusa, rispondo in modo molto semplice: L’Aca oggi non funziona. Lo dicono il nostro mare, lo stato delle nostre condutture di acqua potabile, le inesistenti vasche di decantazione, i ritardi e le omissioni, i creditori che attendono. Non lo dico io, lo dice l’intera nazione quando ci consegna la maglia nera. Ma chi dovrebbe indossarla questa maglia nera, forse chi oggi parla di clima avvelenato? Quali e quanti fondi ha destinato il governo di centrodestra al ciclo idrico negli anni di  governo? Il centrodestra difendendo ciò che non funziona fa un clamoroso autogol, e lo fa a danno dei nostri concittadini. Ora prendiamoci la responsabilità di fare scelte serie ben sapendo però che il vero giudizio al quale dovremo essere sottoposti non sarà quello sui nomi ma quello sui risultati ottenuti”.