Pescara. “Ho deciso di convocare in Commissione Vigilanza sia il Commissario Mastrangelo sia il Collegio per avere dettaglio su tempi e modalità utilizzo dei 500 mila euro erogati da parte della Regione Abruzzo sotto forma di contributo al Consorzio di Bonifica Sud, e capire s’è intenzione dell’Ente di mantenere anche per il 2017 l’aumento dei canoni consortili del 57% visto che gli agricoltori ormai, per l’anno in corso, sono obbligati a conguaglio a pagare delle cartelle salatissime”.
Questo il commento del presidente della Commissione vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo dopo aver riscontrato che “l’attuale Commissario non ha nessuna intenzione di utilizzare il contributo della Regione per annullare la famosa Delibera commissariale n.63, come determinato dalla risoluzione da me presentata e votata all’unanimità in Consiglio Regionale, approvata dal suo predecessore Leombroni, oggi Commissario Arap indicato dal PD come presidente Aca. Inoltre vorremmo conoscere – aggiunge il consigliere regionale – il parere del collegio sindacale visto che nella loro relazione si faceva riferimento specificatamente alla somma stanziata di €700.000,00, che avrebbe dovuto rappresentare i maggiori introiti straordinari derivanti da accertamenti e dal recupero dell’evasione. Non vorremmo trovare qualche sorpresa e incongruenza visto che ad oggi la delibera di approvazione del bilancio consuntivo è ancora sconosciuto e non pubblicato sul sito come prevede la legge sulla trasparenza. Anzi mi risulta che gli atti pubblicati sul sito sono fermi ad aprile 2016 quindi superando abbondantemente il limite massimo dei tre mesi entro i quali gli Enti pubblici sono obbligati a rendere pubblici gli atti adottati. Questo sempre per ricordare i temi della trasparenza e legalità sbandierati da questo Governo Regionale.
“Ricordo inoltre come – spiega Febbo – solo qualche mese fa il commissario Mastrangelo aveva deliberato e deciso di assumere figure professionali da inserire nell’organico della struttura dell’Ente che potevano e dovevano essere evitate vista la critica situazione economica. Un Consorzio di Bonifica che ha avuto nel recente passato, tra l’altro, consulenti chiamati per intercettare precisi finanziamenti (sic !!!) come quel personaggio del signor Guglielmo Boschetti balzato alle cronache nazionali per i suoi trascorsi lavorativi e affaristici poco chiari e trasparenti, nominato senza allegare curriculum e conoscere le sue specifiche competenze. L’auspicio e’ di avere risposte concrete e certezze che fughino qualsiasi dubbio sulla reale volontà di superare la crisi economica finanziaria che da decenni affligge lo stesso Consorzio ma soprattutto che il risanamento non ricade solo ed esclusivamente sulle spalle degli agricoltori che già hanno dato”.