“Due ipotesi” lamenta Antonelli “che opportunamente hanno provocato la sollevazione delle sigle sindacali, ma anche e soprattutto della classe politica di governo che non intende accettare tali decisioni. Pescara è oggi un punto di snodo fondamentale per il traffico passeggeri e merci che ha bisogno di investimenti per il potenziamento delle linee, per la realizzazione di un nuovo binario. Non accettiamo dunque di divenire la ‘cerentola’ del centro-Italia, destinata non solo a non vedere potenziati i servizi, ma addirittura a subire riduzioni delle offerte. Per tale ragione dinanzi a tali rumors abbiamo chiesto e ottenuto la tempestiva convocazione con l’assessore regionale ai Trasporti Morra di una riunione operativa per aprire un confronto tra Istituzioni e Trenitalia al fine di individuare una soluzione concreta alla problematica. Una riunione confermata anche oggi, quando alcune voci sembrerebbero lasciar intendere il rientro dell’allarme tagli: a questo punto il vertice di domani servirà per avanzare la richiesta di soluzioni strutturali e non tampone, con il rischio di ritrovarci fra tre mesi o un anno dinanzi a una nuova emergenza”.
Previsto infatti per domani, 14 febbraio, un vertice istituzionale convocato dall’assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra e al quale l’amministrazione comunale di Pescara prenderà parte con il sindaco Luigi Albore Mascia, il presidente della Provincia Guerino Testa, il presidente della Camera di Commercio Daniele Becci e la direzione regionale di Trenitalia. “Nel frattempo” continua Antonelli “abbiamo già chiesto un incontro con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’onorevole Altero Matteoli, vertice che potrebbe svolgersi il prossimo 21 febbraio per esporre le problematiche e le prospettive del capoluogo adriatico che si pone quale importante punto di snodo dell’area adriatica. A Trenitalia chiederemo investimenti su Pescara e l’implementazione dei servizi e a tal fine subito dopo andremo direttamente dal Ministro Matteoli. Il nostro obiettivo è quello di mettere al riparo il sistema ferroviario abruzzese da eventuali tagli e non lasceremo nulla di intentato”.