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Pescara punta sulla mobilità sostenibile: fondi ai progetti migliori

Pescara. Previsti 35 milioni di euro stanziati dal Governo per i progetti di mobilità sostenibile presentati dai Comuni.

“L’Amministrazione sta già lavorando alacremente al fine di predisporre quanto necessario per la formulazione di proposte a valere sul decreto non appena sarà pubblicato il bando”, illustrano il sindaco Marco Alessandrini e il vice sindaco e assessore alla Mobilità, Enzo Del Vecchio, che anticipano:

“L’ambito territoriale di riferimento ammesso a finanziamento è di 100.000 abitanti, per Ente locale unico o aggregato, e i temi considerati di interesse progettuale saranno: pedibus; car-pooling; car-sharing; bike-pooling; bike-sharing; percorsi protetti per gli spostamenti, anche collettivi e guidati tra casa e scuola, a piedi o in bicicletta; laboratori e uscite didattiche con mezzi sostenibili; programmi di educazione e sicurezza stradale; programmi di riduzione del traffico, dell’inquinamento e della sosta degli autoveicoli in prossimità degli istituti scolastici e delle sedi di lavoro; cessione a titolo gratuito di “buoni mobilità” ai lavoratori che usano mezzi di trasporto sostenibili”.

“I progetti saranno cofinanziati dal Ministero con una percentuale compresa tra il 60 e l’80% del totale dei costi ammissibili, per un importo minimo di duecentomila euro e massimo di un milione di euro. Diversi e articolati sono i criteri e i parametri di valutazione dei progetti in base ai quali verranno attribuiti i punteggi”.

Ci sarà una figura preposta per la valutazione dei progetti, da nominare nell’ambito di un ente pubblico e altrettante figure di riferimento nell’ambito di alcuni privati:

“Uno dei primi passi sarà la individuazione del Mobility Manager d’Area, cioè comunale, in quanto strategicamente significativo per la valutazione dei progetti, nonché la conseguente opportunità di poter sollecitare la nomina dei Mobility Manager aziendali, relativi ad esempio agli ambiti di riferimento quali: Regione, Provincia, TUA, ASL, Università, Agenzia Entrate, Catasto, Genio Civile, Tribunale, per quelli pubblici, Telecom, FATER, RAI, Trenitalia o RFI, per alcuni di quelli privati”.

“Il compito del Mobility Manager d’area, oltre ad intervenire presso il proprio bacino comunale di riferimento, sarà quello di sollecitare e invitare gli organismi richiamati a nominare il proprio Mobility Manager aziendale, con cui successivamente e congiuntamente predisporre i Piani di Spostamento Casa Lavoro (PSCL). Non ultimo va ricordato che, anche in esito alla sollecitazione del Collegato Ambientale, è ormai prevista la figura del Mobility Manager scolastico, e che anche questa farà riferimento al Mobility Manager d’area. Uno dei principali strumenti di lavoro del Mobility Manager, come già detto, sarà il Piano Spostamento Casa Lavoro (PSCL), che deve essere necessariamente e preliminarmente redatto al fine di stabilire politiche gestionali della mobilità “sistematica” e che quanto prima l’Amministrazione mettere in cantiere”.