L’Aquila. La Procura della Repubblica dell’Aquila ha aperto un’inchiesta su diversi casi di pagamenti di stati di avanzamento lavori (sal) da parte del Comune ottenuti da imprese, anche di rilievo, con false autodichiarazioni di saldo delle spettanze a subappaltatori e fornitori, requisito necessario per lo sblocco di somme spesso milionarie, relative a commesse per la ricostruzione.
Nel mirino imprenditori e funzionari comunali che hanno istruito le pratiche viziate da procedimenti non corretti che di fatto hanno messo in ginocchio molte piccole aziende ed artigiani che non hanno ricevuto per niente o in parte fondi per lavori fatti nell’ambito di interventi per la riparazione di immobili danneggiati dal terremoto del 6 aprile 2009.
Le indagini portate avanti dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza dell’Aquila e coordinate dal pm David Mancini, potrebbero scoperchiare un pentolone di illegalità e soprusi in ebollizione da tempo con proteste e anche esposti e denunce alla magistratura.