Pescara. Nella seduta del 22 dicembre scorso il Consiglio Regionale ha approvato all’unanimità il progetto di legge di riperimetrazione della Riserva Naturale Dannunziana proposto dai consiglieri regionali Maurizio Acerbo e Antonio Saia. La legge approvata prevede l’ampliamento della Riserva di circa 29 ettari che, sommati ai 56 originari, portano a 85 ettari la superficie complessiva.
“La Riserva Naturale Pineta Dannunziana” spiega Acerbo “così come istituita dalla legge regionale 96/2000, ricade interamente nell’area urbana di Pescara, nella quale appare come una vera e propria oasi verde immersa in un contesto densamente e fittamente urbanizzato. Tale singolare circostanza, mentre conferisce alla Pineta la peculiarità di essere l’unica area protetta urbana dell’intero sistema regionale e, per quanto ci consta, anche di quello nazionale, ne identifica tuttavia anche il principale elemento di criticità ambientale, dato appunto dall’isolamento ecologico pressoché totale in cui essa soggiace. Tale condizione di isolamento assume significato ancor più critico se lo si rapporta alla modesta estensione di questo biotopo”.
La Pineta è infatti circondata da edifici e strade cittadine su tutto il suo perimetro, che ne impediscono qualsiasi collegamento ecologico tanto con il mare quanto con l’entroterra.
“Uno dei principali scopi che la pianificazione di questa area protetta deve perseguire” aggiunge il consigliere regionale di PRC “è pertanto quello di individuare le misure atte a ridurre tale deleteria condizione di isolamento mediante il reperimento di idonee aree di ampliamento e di riconnessione ecologica della riserva stessa, compito non certo agevole dato appunto il particolare contesto urbanistico in cui essa insiste. L’unica area di possibile di riconnessione ecologica tra la riserva, il suo entroterra e il mare si individua nelle aree agricole scampate all’urbanizzazione, ubicate a monte di via Pantini, lungo il confine sud-est della riserva stessa, nonché nella contigua asta fluviale del fosso Vallelunga. Tale area agricola, intersecata dalla ferrovia adriatica e dalla parte terminale della variante alla SS. 16 Adriatica, offre infatti l’unica possibilità di riconnessione ecologica e paesaggistica tra la Pineta e il suo diretto entroterra, con particolare riferimento al colle di san Silvestro, cosicché se ne propone la destinazione a Parco agricolo attrezzato. Essa peraltro è già classificata dal Piano Regolatore Generale del Comune di Pescara quale Sottozona F10 – Verde di filtro. Tale destinazione non implica alcuna necessità di onerosi espropri. Un prezioso corridoio ecologico potrà essere inoltre realizzato mediante la decementificazione e la rinaturalizzazione del tratto planiziario del fosso Vallelunga, la cui area di foce offre peraltro l’unica possibilità di realizzare la riconnessione ecologica tra la pineta e il mare; tale spiaggia peraltro ben si presta per un intervento di ricostituzione dunale, con il ripristino delle tipiche comunità vegetali alo-igrifile, ormai quasi del tutto scomparse dal litorale abruzzese”.
In sintesi, l’area di ampliamento e di riconnessione ecologico paesaggistica tra la Pineta e il suo territorio confina a sud est con il fosso Vallelunga e la relativa area golenale; a sud-ovest con via Colle Pineta – via Terra Vergine – via Notturno – via Isoletta; a nord con via Pantini. Tale area viene a comprendere anche quella compresa tra via Silone e il fosso Vallelunga, in cui insiste attualmente lo svincolo della circonvallazione, di cui è tuttavia già prevista la demolizione, consentendo pertanto il collegamento diretto tra la pineta e il mare, attualmente del tutto assente.
Lungo la golena del fosso Vallelunga e su tutta l’area del parco agricolo sarà inoltre possibile la realizzazione di una vasta rete ciclo-pedonale che andrà a riconnettersi con quella interna alla pineta.
“Tale area di ampliamento” conclude Acerbo “potrebbe senz’altro costituire la premessa per la realizzazione del più esteso Parco territoriale di San Silvestro e del fosso Vallelunga. E’ un segnale positivo che il Consiglio Regionale abbia convenuto sulla necessità che le aree limitrofe alla Pineta siano finalmente salvaguardate da ulteriori cementificazioni consolidando orientamenti già assunti dal Consiglio Comunale di Pescara”.