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Pescara, bilancio Ente Manifestazioni: Forza Italia “Economia precaria”

Pescara. “Un Organismo in condizioni economiche precarie a causa di debiti pregressi, mai risanati”, ha affermato Fabrizio Rapposelli, consigliere comunale di Forza Italia a proposito della situazione finanziaria dell’Ente Manifestazioni pescaresi.

“E’ quanto emerso stamane nel corso della Commissione Vigilanza e Controllo che ha ascoltato l’intero asset dell’Ente, dal presidente De Ritis, al vecchio presidente Lucio Fumo, sino al Collegio dei Revisori dei Conti”.

“Paradossalmente la buona gestione attuale ha fatto emergere la difficile eredità che la vecchia struttura tecnico-manageriale ha lasciato sulle spalle dell’Ente”, ha sottolineato il consigliere Rapposelli. “Parliamo di un Organismo che per decenni ha goduto anche di condizioni privilegiate con gli ampi contributi che venivano ogni anno erogati da Comune, Provincia, Regione, Camera di Commercio, Fondazione PescarAbruzzo e da tutti gli altri soci che storicamente hanno fatto parte del Consiglio d’amministrazione”.

“I guai sono evidentemente cominciati quando è arrivato il momento di tirare la cinghia che ha visto alcune Istituzioni uscire dal Cda dell’Ente, sottraendo importanti finanziamenti, mentre i tre che sono rimasti, ovvero Comune, Camera di Commercio e Fondazione PescarAbruzzo, comunque si sono visti costretti a ridurre in maniera evidente le risorse da destinare a quel cartellone, spesso gestito in forma privatistica ma con soldi pubblici”.

“È facile venire oggi in Commissione a dire che nel 2012 il bilancio è andato in perdita perché il Comune di Pescara nel mese di novembre ha ridotto l’importo del finanziamento di soli 34mila euro”, ha affermato Rapposelli.

“Il Comune, nei tempi di crisi che stiamo vivendo, aveva il dovere morale di ridurre l’entità delle risorse pubbliche destinate all’intrattenimento rappresentato dal Festival Jazz o alla stagione dell’Ente che però, dopo decenni di attività, a quel punto avrebbe dovuto dimostrare anche di sapersi reggere sulle proprie gambe, facendo affidamento sulle sponsorizzazioni o, meglio ancora, sulla fama conquistata e quindi sugli incassi”.

“E invece, a quanto pare, trent’anni di attività sulla cresta dell’onda, non sono serviti, perché l’Ente non ha avuto delle gambe sufficientemente forti da sapersi reggere ed è questo che non è accettabile né comprensibile: com’è possibile che con la gestione De Ritis nel 2015 la proposta artistica è costata 559mila euro e ha fruttato incassi per 593mila euro, e invece con la precedente gestione, a fronte di spettacoli che hanno portato su Pescara nomi altisonanti come Duke Ellington, la proposta artistica non ha funzionato come ottima stampella per mantenere in attivo i conti dell’Ente? Non è accettabile che errori del passato oggi costituiscano una minaccia tanto importante per l’attuale management perché una struttura come l’Ente Manifestazioni doveva avere delle capacità economiche tali da permetterle di reggersi da sola, al pari di altre manifestazioni e rassegne blasonate che da anni si ripetono in Italia, ed è sui conti della vecchia governance che andranno puntati i riflettori della Commissione Vigilanza e Controllo”.