A dichiararlo è Leo Marongiu, segretario del Pd Lanciano, secondo cui “ci ritroveremo, come al solito, alla prossima Fiera dell’Agricoltura con l’Assessore regionale di turno a promettere iniziative di sviluppo e delocalizzazione per poi aspettare l’anno successivo, con buona pace di un’amministrazione comunale immobile su idee ed iniziative e schizofrenica sulle nomine e sulle teste”. Marongiu ne è convinto: “La Fiera è la cartina di tornasole di quello che sta avvenendo alla nostra città: lo stesso sbandierato Prg ci dice che la nuova Fiera dovrebbe andare sia verso l’autostrada, sia verso la Val di Sangro. Un condizionale che, dopo 10 anni di amministrazione del Sindaco Paolini, non riusciamo ancora a sciogliere e non abbiamo lo straccio di un progetto da valutare, mentre a Chieti è sorto un nuovo polo della Camere di Commercio che sta attirando iniziative che prima si tenevano nella Fiera di Lanciano. Il problema sta proprio qua: nell’incapacità di avere un progetto da affidare poi anche ad uomini di buona volontà e capacità, mentre qui si è pensato in questi anni a far della Fiera una camera di compensazione per la politica locale”.