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Crisi Economia: Di Giuseppantonio propone un patto per l’Abruzzo

Chieti. “Poiché sono fermamente convinto che la politica sia organizzazione della speranza, sento forte la responsabilità di dover indicare una via d’uscita all’attuale momento di crisi che vive il nostro territorio e voglio farlo insieme a tutte le forze produttive della regione”. Così il presidente della Provincia e dell’Unione delle Province d’Abruzzo, Enrico Di Giuseppantonio, all’indomani della riunione della Consulta Provinciale dell’Economia e del Lavoro, che ha affrontato anche il tema della “Vertenza Abruzzo”, chiama a raccolta il mondo della politica, dell’imprenditoria, del sindacato e del sociale per un “patto per l’Abruzzo”.


“Non mi spaventano – ha spiegato il presidente Di Giuseppantonio – le responsabilità connesse a questa situazione, ma chiedo ancora una volta a tutti gli attori istituzionali e le forze imprenditoriali e sociali di stringere un patto, un gentlemen’s agreement tra enti, politica, imprenditoria, parti sociali, amministrazioni che possa far giungere ad un accordo concreto per far contare di più tutta la regione Abruzzo su tutti i tavoli nazionali affinché possano investire sulle potenzialità, davvero enormi, presenti nelle nostre realtà”.
Andare tutti insieme a Roma a reclamare per l’Abruzzo l’ammodernamento delle infrastrutture, il miglioramento della viabilità, la tutela della qualità dell’ambiente, lo sviluppo di una nuova industria turistica e per dare sostegno alla piccola e media impresa. Insomma per Di Giuseppantonio c’è bisogno di un fronte comune per valorizzare l’Abruzzo e le sue eccellenze.
“Già nel dicembre scorso – ha concluso il presidente della Provincia –  nel Consiglio provinciale monotematico sulle problematiche del mondo del lavoro, celebrato significativamente ad Atessa e con la presenza di molte presenze istituzionali, della Regione, dei Comuni, dei sindacati, del mondo imprenditoriale, abbiamo preso l’impegno di portare avanti un patto di solidarietà con gli altri enti locali, con le imprese e con le parti sociali. Per questo, abbiamo creato la Consulta Provinciale dell’Economia e del Lavoro, seguita poi dal Tavolo permanente sulla Semplificazione, organismi che vedono il coinvolgimento attivo di tutti gli attori sociali del territorio. Ora tali impegni vanno estesi a tutta la regione, coinvolgendo gli altri enti e tutti gli attori istituzionali: uscire dalla crisi si può, ma non con iniziative separate e disarticolate, bensì con una concertazione ed una unità d’intenti che auspico si possa trovare in breve tempo”.