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Provincia Chieti, Consiglio salta per mancanza numero legale. Opposizione insorge

Chieti. Il Consiglio provinciale di Chieti, convocato in prima adunanza questa mattina per le ore 11, 30, è saltato per mancanza del numero legale. “Vistose e numerose” sono le assenze tra le fila della maggioranza di centro–destra che avrebbero causato, secondo i consiglieri di opposizione, il rinvio dell’assise. Tra queste, spiccherebbero quelle del presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio e del Consiglio Enrico Rispoli.

Importanti argomenti erano posti all’ordine del giorno, tra cui i significativi atti dell’equilibrio di bilancio e del riconoscimento di ulteriori debiti. L’assise tornerà a riunirsi, in seconda convocazione, martedì 30 novembre alle ore 15,30.

“La maggioranza continua ad evidenziare copiose crepe al suo interno tanto che, neanche per significativi atti legati al bilancio, riesce a garantirsi il numero legale” così esordiscono i capigruppo consiliari della minoranza di centro–sinistra D’Amico (Pd), Natale (IdV), Mariotti (Sel) e Tinari (Rc).Abbiamo pazientato oltre l’ora prevista dal regolamento per chiedere la verifica del numero legale sia per manifestare un modo diverso di esercitare la nostra funzione di minoranza che per consentire il regolare svolgimento dell’assise ma, nonostante tutto, c’erano tante e troppe assenze pesanti come quelle dei presidenti della giunta e del consiglio. Non è la prima volta che questo accade, per il consiglio quanto nelle commissioni, ed è lecita la domanda al presidente Enrico Di Giuseppantonio ed alla maggioranza tutta se la maggioranza c’è ed esiste ancora oppure se s’è dissolta, come neve al sole, per le troppe ed evidenti diversità interne quanto disattese aspettative personali tanto da non riuscire più a sviluppare neanche una benché minima attività ordinaria che dia un sussulto di presenza e vitalità? Siamo in attesa di risposte concrete e  non delle solite fumose parole. I cittadini ed il territorio aspettano risposte  da ben 18 lunghi mesi passati solo nello giaculare lamenti vittimistici senza alcuna minima attività di rilevo autorevole che desse una percezione di un amministrazione provinciale presente ed attenta nel dare risposte ai tanti problemi insistono ed attendono soluzione!!!

In questa seduta, oltre nostre mozioni ed ordini del giorno, c’era l’assestamento di bilancio ed un riconoscimento di un ennesimo debito fuori bilancio molto dubbio, per la copertura delle spese relative alla pulizia neve sulle arterie provinciali del 2008 e 2009, criticamente osservato dal collegio dei revisori dei conti. Questo debito, quanto quello dell’improbabile versamento di una consistente somma al consorzio industriale Val Pescara risalente agli anni 2001 – 2009 pur previsto nell’assestamento e variazione di bilancio, fanno parte di quel più generale elenco approvato dalla maggioranza appena insediatasi e da noi fortemente contestato per la fondatezza, oltre che per i forti dubbi sull’effettiva esigibilità e riconoscibilità.

Il centro–destra ha costruito la giustificazione del nulla realizzato sin qua ed, all’ormai, insormontabile immobilismo politico con la quale si sono caratterizzati al cospetto della pubblica opinione solo sulla presunta voragine di debiti noi avremmo loro lasciato in eredità; tante voci sarebbero potute essere coperte con naturali variazioni di bilancio, altre doverosamente approfondite, tal’altre rispedite ai mittenti per infondata esigibilità. Noi abbiamo offerto un’opportunità concreta alla maggioranza per fare chiarezza su tutto attraverso la costituzione di una commissione di studio ed approfondimento, già da loro rifiutata ed oggi riproposta in capo ai presidenti dei gruppi consiliari, verso la quale ci attendiamo un concreto segnale di apertura affinché ognuno si assumerà la parte di responsabilità che gli è in capo per periodo di formazione, natura del presunto o riconosciuto debito, responsabilità politica e dirigenziale, finalità della spesa”.