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L’Aquila, primo sì del Senato alla Commissione d’Inchiesta sulla Ricostruzione

L’Aquila.

“La Commissione Ambiente del Senato ha approvato all’unanimità l’istituzione della Commissione d’inchiesta sulla ricostruzione post sisma a L’Aquila e nei Comuni del cratere. Ora il testo deve approdare nell’Aula del Senato per il sì definitivo.

L’auspicio e l’impegno è che l’approvazione definitiva arrivi entro l’estate, per l’insediamento di questo importante organismo nel più breve tempo possibile”.

Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, prima firmataria di una delle proposte.

“Oggi – spiega – si compie un passo avanti importante per fare piena luce su quanto è avvenuto a L’Aquila e in Abruzzo subito dopo il terremoto del 2009 e per accelerare la ricostruzione, rendendo più trasparenti ed efficaci sia l’uso delle risorse che le procedure.

Si tratta – aggiunge – di una commissione monocamerale di inchiesta, composta da 20 senatori, che avrà il compito di indagare, con gli stessi poteri della magistratura, sulla modalità di gestione dell’emergenza, della ricostruzione e delle risorse stanziate”.

Soddisfatta anche Enza Blundo (M5S)

“Oggi con l’avvenuta votazione degli emendamenti, l’iter che dovrà portare all’istituzione della commissione parlamentare d’inchiesta sulla ricostruzione post terremoto a L’Aquila ha subito un’importante accelerazione. Spero pero’ che si confermi la previsione fatta dal presidente Marinello di andare in aula per la metà di giugno e che si continui a collaborare attivamente per avere quanto prima una commissione pienamente operativa”.

A dichiararlo la parlamentare aquilana del M5S Enza Blundo.

“La commissione Ambiente – prosegue l’esponente del M5S – si è orientata verso un organismo di inchiesta monocamerale e il relatore Vaccari ha proposto un nuovo testo del doc XXII n. 5, da me presentato sin dall’aprile del 2013, nel quale inserire gli aggiornamenti di questi anni e prevedere tra le funzioni della Commissione d’inchiesta oltre a quelle di verifica sulle modalità di gestione di tutte le risorse stanziate e l’adeguatezza dei piani per la ripresa delle attività produttive commerciali e professionali, la gestione delle macerie ed i siti di stoccaggio, la messa in sicurezza, la certificazione energetica,il risparmio idrico, i reati commessi contro il patrimonio e le infiltrazioni della criminalità organizzata nei lavori appaltati, anche l’accertamento dello stato in cui versano oggi gli immobili del progetto CASE, le cause del ritardo dell’assegnazione dei fondi e l’esame della reale efficacia della normativa che ha disciplinato la fase della ricostruzione proposti dalla collega Pezzopane”.

“Il contributo che ha dato il M5S nel chiedere in aula, in base all’art. 77 comma 1 del regolamento Senato, la discussione d’urgenza del provvedimento – osserva Blundo – si è rivelato non solo determinante, ma ha permesso anche l’accoglimento degli ulteriori emendamenti che ho presentato per la verifica dei fondi stanziati per l’edilizia residenziale pubblica e delle condizioni sanitarie e lo stato di ricostruzione dell’edilizia scolastica, al fine di consentire alla futura commissione d’inchiesta di poter svolgere il proprio compito nelle migliori condizioni possibili, nonchè di individuare effettivamente le responsabilità politiche locali e nazionali per tutti i ritardi e i continui episodi di mala gestione delle risorse pubbliche che hanno contraddistinto le attività di ricostruzione dal 2009 a oggi”.