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Castricone (Pd): “Metodi da regime per la sanità in Abruzzo”

Pescara. “La sanità regionale è gestita con metodi da regime”. Questa l’accusa lanciata oggi dal segretario provinciale del Partito democratico Antonio Castricone, nel corso di una conferenza stampa organizzata per protestare contro i tagli alla sanità previsti dal piano sanitario regionale. La conferenza vede la partecipazione del consigliere regionale Marinella Sclocco e dei sindaci di Abbateggio, Serramonacesca e Torre de’ Passeri e consiglieri provinciali Antonio Di Marco, Andrea di Meo e Antonio Linari.

“Non c’è stata possibilità di confrontarsi su documenti ufficiali” continua Castricone, criticando duramente le modalità e i contenuti del piano sottoposto al governo nazionale dal presidente della regione in veste di commissario alla sanità Gianni Chiodi e dalla sub commissario Giovanna Baraldi.
Per proseguire nella protesta il Pd, che ha già abbandonato le ultime due commissioni regionali sanità, ha indetto una manifestazione per lunedì 22 novembre alle ore 10 presso la sede regionale di Pescara in viale Bovio, alla quale parteciperanno anche i sindaci Pd e il gruppo regionale del partito.
“Chiodi e il centrodestra umiliano la sanità pubblica con la chiusura di 217 reparti, 32 dei quali nella sola provincia di Pescara. Ma la nostra non è una difesa dei reparti” aggiunge Castricone “siamo preoccupati perché la situazione della sanità in Abruzzo va peggiorando”. Liste di attesa più lunghe, smembramento delle strutture che fanno crescere la mobilità passiva a Pescara, con maggiori costi e minori servizi, rete dei 118, sono solo alcuni dei problemi che secondo Castricone “penalizzano tutti gli abruzzesi”.
Il segretario provinciale Pd insiste poi sulla questione dei distretti: “sono stati fortemente penalizzati, addirittura smembrati – come accaduto a Scafa – solo per motivi politici e ignorando le esigenze dei cittadini”. E conclude con un’accusa: “il presidente Chiodi continua a non chiedere le dimissioni dell’assessore alla sanità, che per i vincoli imposti dalla magistratura attualmente non è in grado di operare. Siamo una regione commissariata anche di fatto”.
“La soluzione non è nella chiusura dei piccoli ospedali” afferma il consigliere regionale Marinella Sclocco, che non risparmia dure critiche alla gestione della sanità. “La politica decide a discapito dei cittadini. Speravamo che le nostre proteste potessero portare a una soluzione dei problemi, mentre continua a non esserci né condivisione né discussione. Veniamo a sapere le cose dai giornali”.
Le proposte del Partito democratico sono illustrate nel volantino distribuito oggi in conferenza stampa e comprendono: no alla disarticolazione dell’ospedale di Pescara; pronto soccorso aperto 24 ore su 24 negli ospedali di Pescara, Penne e Popoli, dove dovranno esservi reparti distinti di chirurgia, ortopedia, medicina e terapia intensiva; nessuna rinuncia ai distretti di base; riattivazione dei servizi di riabilitazione e riduzione delle liste d’attesa.