Sono questi i punti principali di una proposta di legge speciale per la ricostruzione delle zone abruzzesi colpite dal sisma, presentata questa mattina in una conferenza stampa alla Camera dal leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini e dal segretario Lorenzo Cesa.
Un provvedimento da 9 miliardi di euro, per il triennio 2011-2013, coperto dalle maggiori entrate derivanti dell’aumento del 20% sulle ritenute dei redditi di capitale e di diversa natura finanziaria e con le maggiore entrate provenienti dal settore dei giochi.
”L’emergenza terremoto non è finita” ha detto Casini “e il Governo ha esagerato anche lì. La situazione è tutt’altro che risolta e l’Aquila sta morendo”.
Il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa, ha poi spiegato che il provvedimento contiene ”una serie di misure a sostegno della ricostruzione materiale, economica e sociale della popolazione. Questo non è il momento delle polemiche sul terremoto, il nostro è un testo aperto”.
Tra le proposte indicate c’è quella di costituire un comitato istituzionale per la gestione e il controllo degli interventi di ricostruzione e l’amministrazione dei fondi assegnati. Resta in carica tre anni ed è composto da un membro della Regione Abruzzo, uno della Provincia dell’Aquila, tre membri dei Comuni coinvolti, due in rappresentanza della popolazione, due membri del Governo.
Nella proposta, inoltre, è contenuta l’attivazione delle finanza di progetto e viene sollecitato l’indirizzo degli enti previdenziali pubblici verso investimenti immobiliari all’Aquila.