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Pescara, Fiorilli “Degrado della fontana La Meridiana”

Pescara. Denuncia lo stato di degrado della fontana ‘La Meridiana’ Berardino Fiorilli, dell’associazione Pescara mi piace.

“Una piastra sporca, lurida, priva di acqua; i canali di scolo pieni di rifiuti di ogni genere. I bocchettoni ormai rotti e tutt’attorno un degrado tangibile che denuncia l’azione dei vandali”.

“L’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ lancia la sua denuncia, facendosi portavoce dei cittadini stessi, circa le condizioni vergognose in cui è abbandonata la struttura, chiedendone l’immediata manutenzione e riattivazione, ricordando che si tratta di un patrimonio pubblico, realizzato con soldi pubblici e, in quanto tale, assoggettabile all’attenzione della Corte dei Conti”.

“Fra meno di un mese la riviera sud diventerà la scenografia dell’unico grande evento, ormai, dell’estate pescarese, l’Iron Man, tra qualche giorno si aprirà ufficialmente la stagione balneare e il litorale di Porta Nuova si presenterà in condizioni scandalose”, ha sottolineato Fiorilli.

“Al sindaco Alessandrini abbiamo lasciato in eredità un’opera bella, funzionale. Oggi di quell’opera caratteristica è rimasta solo la muratura: da mesi la fontana è stata disattivata, l’acqua chiusa e i giochi di colore sono stati spenti, così come le luci che di notte rendevano visibile la Meridiana”.

“Per cinque anni, dal 2009 al 2014, la precedente amministrazione ha garantito la cura quotidiana delle nostre fontane, che sono anche un’attrazione turistica, affidando il servizio ad aziende specializzate, ogni volta individuate tramite apposite gare. Oggi chiediamo dove sia finito quel servizio che, se fosse proseguito, evidentemente avrebbe scongiurato tanto degrado. E dove sono finiti i soldi stanziati per la manutenzione di tali impianti cittadini: chiediamo un intervento immediato di bonifica e di riattivazione della struttura, e soprattutto chiediamo di conoscere i costi e i tempi di tale operazione, evidentemente oggi irrinunciabile. A fronte di ulteriori ritardi, valuteremo l’opportunità di un ricorso alla Corte dei Conti”.