Chieti. “Mai il mondo dell’istruzione dovrebbe diventare un appiglio politico, cosa che invece, stando ai fatti, ci sembra sia accaduto”. Così tuonava qualche tempo fa la Giovane Italia di Chieti in risposta alle attenzioni che, nel corso degli ultimi mesi, il Partito Democratico ha rivolto ai lavori di ristrutturazioni del Liceo Masci.
“La nostra intenzione” replicano i Giovani Democratici “era quella di rimettere al centro dell’agenda politica il tema dell’edilizia scolastica, in particolare la situazione relativa al Liceo Scientifico Masci che presenta le criticità maggiori, e siamo soddisfatti di essere riusciti nel nostro intento. Gli accertamenti statici eseguiti dagli incaricati della Provincia il 14 aprile 2009 non avevano rilevato danni pregiudizievoli per il normale svolgimento delle attività didattiche. Successivamente, la regione Abruzzo ha definito il Liceo Masci una struttura a medio- alto rischio di vulnerabilità strutturale. Questa discordanza di pareri ha contribuito ad aumentare la preoccupazione in vista dell’anno scolastico 2009/2010, tanto che il 19 maggio 2009 si è costituito un comitato dei genitori avente come fine l’ottenimento di una sede unica, adeguata ma soprattutto sicura. In una lettera del Presidente della Provincia indirizzata al dirigente scolastico del Liceo Masci, si evince l’impegno a realizzare una nuova sede specificando che l’Assessore Di Prinzio aveva già individuato un’area per la nuova struttura. Peccato che pochi giorni dopo, il citato Assessore ha smentito lo stesso Presidente della Provincia, affermando che le priorità erano altre. Nel corso dell’anno scolastico 2009/2010 abbiamo riscontrato l’assenza totale della Provincia. Arriviamo alla fine di questa estate: si parla ancora di una sede nuova e di un’area già individuata, se è vero che uno studio di fattibilità è già redatto, auspichiamo che il prima possibile si inizi a vedere qualcosa di concreto ovvero dove sorgerà quest’eventuale nuovo edificio e soprattutto entro quando sarà realizzato”. Riguardo l’interrogazione presentata dal Consigliere Comunale Alessandro Marzoli, e discussa in un consiglio comunale il 3 settembre scorso, “la risposta è stata molto deludente. Ci è stato detto che l’edificio non sarebbe crollato, che si stava progettando la realizzazione di un nuovo edificio, in sostanza tutte informazioni che erano già in nostro possesso. Vogliamo precisare che l’ex sindaco Francesco Ricci aveva manifestato da subito una certa sensibilità a tale problema, proponendo soluzioni e indicando precisamente zone di proprietà comunale che avrebbero potuto ospitare il Liceo Masci. Non abbiamo motivo per non credere che l’attuale sindaco non faccia altrettanto”.
Per quanto riguarda le certificazioni della ASL e dei Vigili del Fuoco, “bisogna precisare che esse tardano ad arrivare. Ne è la prova il fatto che la riapertura dell’attività scolastica è stata ritardata di una settimana. Invece, il sopralluogo dei Vigili del fuoco è stato richiesto dal Dirigente Scolastico in un documento del 1 aprile 2010 per cercare di ridare serenità a coloro che frequentano l’Istituto, visto che le numerose sollecitazioni fatte in precedenza non avevano sortito effetti apprezzabili. I Vigili del Fuoco hanno sollecitato la Provincia al rilascio del certificato di prevenzione incendi per la sede centrale e per la sede distaccata del Seminario. A noi risulta che i termini per l’adeguamento sono scaduti nel 2009 e al momento l’istruttoria in itinere sarebbe solo quella riguardo la sede centrale. Infatti è la sede distaccata a presentare le maggiori preoccupazioni sia dal punto di vista normativo che strutturale”.
Infine, il sovraffollamento delle classi. “Sicuramente è figlia dell’entrata in vigore del Decreto Gelmini che non ha tenuto conto delle ricadute che avrebbe avuto sul territorio. Ma di queste problematiche che riguardano l’edilizia scolastica delle scuole chi se ne deve occupare se non la Provincia?”