Pescara, scatta la riqualificazione Parchi

parco-AndersenPescara. L’assessore all’Ambiente del Comune di Pescara, Isabella Del Trecco ha quest’oggi incontrato i residenti di via Salara Vecchia e via Trigno, nel corso di un vertice allargato, dove ha illustrato i due progetti, già pronti su carta, per la riqualificazione dei due parchi: Andersen e via Trigno, presenti nell’area in uno stato di degrado totale. Le aree verranno riqualificate, bonificate, opportunamente recintate e soprattutto dotate di impianti di videosorveglianza a circuito chiuso collegati direttamente alle Forze dell’Ordine per garantire interventi tempestivi contro vandali e microcriminali. Un piano di recupero messo a punto per due spazi verdi della città, situati nelle aree periferiche.

“Le nostre periferie – ha ribadito l’assessore Del Trecco – hanno bisogno di punti di incontro e socializzazione, aree verdi in cui dare la possibilità alle famiglie, agli anziani, ai bambini e agli adolescenti, di vedersi, confrontarsi, scambiare quattro chiacchiere, stringere nuovi e sani rapporti. parco-via-TrignoMa la verità è che non basta costruire ‘parchi’ per poi abbandonarli alla buona volontà di qualche residente, senza alcuna programmazione delle opere di manutenzione o di controllo. Purtroppo per sei anni Pescara ha vissuto proprio questo fenomeno. Progetti urgenti di risanamento per due aree fondamentali di aggregazione e socialità. Si partirà con il parco di via Trigno dove l’amministrazione a sistemerà i tratti di recinzione divelti, risanerà le aree interne installando nuove panchine con schienali in pietra, dei gazebo con tavoli e sedie e un eco-chiosco quale punto di rinfresco per i frequentatori del parco. Ma soprattutto l’intera area verde verrà videosorvegliata con l’installazione di una rete capillare di telecamere per garantire la tutela dello spazio e di coloro che vi accederanno. Simile il progetto già predisposto anche per la riqualificazione del parco Andersen, in via Salara Vecchia, “dove però non sarà sufficiente risanare semplicemente la recinzione, oggi ma la recinzione andrà ricostruita ex novo, prevedendo la realizzazione di un muretto in cemento alto circa 50 centimetri e poi l’installazione di una recinzione alta due metri, praticamente invalicabile dall’esterno, specie nelle ore notturne. “Nel frattempo stiamo già operando per individuare la migliore forma di gestione dei due spazi, – ha proseguito la Del Trecco- dove non sarà sufficiente il residente di buona volontà che si limiti ad aprire e chiudere i cancelli, ma occorrerà prevedere una presenza costante all’interno dei due parchi per assicurarne la corretta conduzione e la tutela”.

Monica Coletti

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