L’Aquila. Una “proroga delle autorizzazioni per i capannoni realizzati nel post-sisma all’Aquila, cosi’ come previsto per i manufatti provvisori e per le attività produttive delocalizzate a seguito del terremoto del 2009”.
E’ quanto chiede Alessio Pilone, presidente del circolo “99” di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale del capoluogo abruzzese.
“La paventata demolizione di questi fabbricati – spiega Pilone – utilizzati per lo più come uffici e campi base, non porterebbe altro esito che affossare ancora di più le imprese che lavorano nella ricostruzione, già danneggiate da leggi nazionali e norme comunali inadeguate, come quella sui subappalti.
Considerando che tali opere sono state autorizzate a servizio delle maestranze impegnate nella rinascita edilizia della nostra città – aggiunge l’esponente di FdI – appare evidente la necessità di mantenere ancora le stesse. Per alcuni di questi manufatti – suggerisce Pilone – sarebbe necessaria un’ulteriore valutazione da parte degli uffici tecnici, anche in virtu’ del fatto che valorizzano aree che in passato erano semiabbandonate.
Per il Comune dell’Aquila – conclude Pilone – sembra che l’emergenza sia finita: il governo municipale, chiuso nella torre d’avorio di palazzo Fibbioni, non si rende conto che tutto intorno c’è un popolo che lotta e fatica ogni giorno che andrebbe aiutato invece che definitivamente gettato in pasto alla crisi”.