Montesilvano, maggioranza battuta sul bilancio. Cordoma si dimette?

cordomaMontesilvano. Qualche frizione era affiorata, ma ora al Comune di Montesilvano spirano venti di crisi politica. Questa mattina in consiglio comunale, la maggioranza di centrodestra non è riuscita ad approvare un adempimento di legge: la verifica degli equilibri di bilancio con relativo assestamento. Ebbene, l’amministrazione retta dal sindaco Pasquale Cordoma non è riuscita ad approvare la delibera, visto che a fronte dei 13 voti a favore, ne ha incassati 14 contro.

 

A fare la differenza sono stati i voti contrari dei dissidenti in seno al Pdl. Il voto contrario, che ha ribaltato i rapporti di forza in seno all’assise civica, è stato espresso da: Paolo Cilli, Stefania Di Nicola, Adriano Tocco e Vittorio Catone, al pari di Oscaro Bifero (Udc), presidente delle commissione bilancio e di Giancarlo Cipolletti (Rialzati Abruzzo). Il colpo di scena, ovviamente, potrebbe produrre due tipi di effetti: uno amministrativo, visto che l’adempimento va approvato entro il 30 settembre e dunque il prefetto, prima di nominare un commissario ad acta, chiederà al consiglio di approvare nuovamente l’atto amministrativo; ed uno squisitamente più politico, visto la frattura nel centrodestra è evidente e il sindaco ora dovrà valutare come muoversi. Negli ambienti politici circola voce che Cordoma possa anche decidere di dimettersi. Ovviamente si tratta di ipotesi, che andranno verificate nelle prossime ore.

Le reazioni. Pd: subito alle urne. “In consiglio comunale è accaduta una cosa politicamente pesantissima”,  dice il capogruppo del Pd Adriano Chiulli, “che solo Cordoma, con il suo pervicace attaccamento alla poltrona, può ignorare. La maggioranza non c’è più: evidentemente nella coscienza dei consiglieri comunali comincia a farsi pesante la responsabilità di un’amministrazione che sta facendo tornare Montesilvano indietro di venti anni. Il dado è tratto: è ora di tornare alle urne per restituire a Montesilvano un governo degno di questo nome.” Luigi Beccia (segretario cittadino dei Democratici) rincara la dose. ”L’amministrazione Cordoma lascia dietro di sé macerie materiali e morali. Le numerose inchieste che coinvolgono il sindaco dopo la sua campagna elettorale all’insegna della legalità avevano già demolito quella credibilità politica che ora, con l’implosione della maggioranza che lo sosteneva, viene definitivamente spazzata via. E’ il fallimento di un progetto e di una pseudo-classe dirigente.”

Antonio Castricone. “Fino a pochi mesi fa sembrava imbattibile, oggi invece un centrodestra incapace e con le mani sporche dimostra di non essere più in grado neppure di amministrare e di non avere i numeri in Consiglio. Dopo aver vinto le elezioni sbandierando i temi della legalità, della stabilità e della buona amministrazione, il bilancio del Pdl è mortificante: inchieste, perenne crisi politica, nessun progetto per la città lasciata nel più totale abbandono. È ora di tornare a votare”. Lo afferma Antonio Castricone, segretario provinciale del Pd di Pescara, intervenendo sul precipitare della crisi politica a Montesilvano. “Da mesi chiediamo ormai che Cordoma si dimetta, consentendo ai cittadini di tornare ad avere un sindaco ed un’amministrazione comunale. Fino ad oggi non è stato così: Montesilvano – sottolinea Castricone – non ha un’amministrazione, se non per interessi e concorsi, mentre la città sta conoscendo un blocco che ne sta umiliando l’economia e lo sviluppo. Il ciclo del centrodestra nell’area metropolitana era iniziato a Montesilvano e proprio da lì comincerà il suo tramonto”.

 

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