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Pescara, Strada Parco, continua la protesta contro la filovia

Pescara. Un progetto partito nell’ormai lontano 1992. In molti per diverso tempo l’hanno creduto dimenticato, ma lo spettro della filovia o Phileas, “ecomostro che sta per arrivare sulle strade pescaresi” non ha mai ceduto il passo, continuando dritto per la sua strada. E allo stesso tempo non sembrano diminuire anche le proteste alla fermata n° 9 della filovia sulla strada Parco, al confine tra Pescara e Montesilvano, dinnanzi al complesso Le Naiadi. I lavori sono ufficialmente iniziati pochi giorni fa, tra le transenne che bloccano ed impediscono il passeggio quotidiano, un picchetto di cittadini staziona fisso per ribadire il “NO secco, contro un progetto che si può ancora fermare”.

Questa mattina in prima linea c’era sempre lei, la signora Antonella, che insieme al presidente dell’associazione Strada Parco, Mario Sorgentone, si dice ormai stanca delle parole ascoltate dai tanti politici, quello che vuole sono i fatti, quelle azioni che sembrerebbero essere venute a mancare da entrambi gli schieramenti, “nessun colore ha ancora salvato la Strada Parco, i nostri politici non si sono spesi per nulla”. I politici di centro sinistra sulla strada Parco però, questa mattina c’erano, seppur tra le polemiche dei protestanti. Erano tutti lì per una conferenza stampa in cui hanno chiesto a gran voce di ricevere, dall’attuale amministrazione di centro destra, quelle risposte attese sin dal 14 giugno, risposte però che sembrerebbero aver preferito lasciare il passo ai fatti anziché alle parole. Gli esponenti dell’opposizione hanno ribadito ancora l’esigenza di un tavolo di confronto tecnico-politico tra cittadini, Comune e Gtm, un confronto promesso tempo fa dall’Amministrazione per trovare una risposta esauriente alle questioni sollevate nel tempo dai cittadini, ma alla fine in realtà mai arrivato. Dal centrodestra  le uniche parole che sembrano attualmente arrivare sulla filovia sono commenti che si attribuiscono meriti per un progetto che è pronto a “risistemare” le ingarbugliate sorti del traffico cittadino.  “Filovia, metropolitana di superficie o Phileas, un unico mezzo per la gioia di molti”, secondo il sindaco Mascia. Ma la sinistra non tarda a rispondere: “l’attuale amministrazione ha voluto far ‘orecchie da mercante’, dando un colpo alla democrazia, e mancando di rispetto sia civico che istituzionale  nei confronti della migliaia di persone che ogni giorno portano avanti questa lotta”, dicono i consiglieri Di Pietrantonio e Del Vecchio del PD. Il capogruppo Idv Sulpizio chiede al più presto di indire un referendum che verifichi ciò che i cittadini realmente vogliono. Nella confusione più totale il ‘binario morto’, così come lo chiamano i cittadini, poiché lo ritengono un progetto che sicuramente si bloccherà sulla Strada Parco, procede vivo più che mai. Le tante polemiche sembrano restare inascoltate, mentre c’è chi sa già che quella filovia si farà, “ci mangiano tutti quanti”, dice un cittadino assai adirato. La lotta in ogni caso continua, questo pomeriggio residenti e non solo saranno nuovamente fermi dinnanzi a quella fermata numero 9 per dire No alla filovia con un sit-in di protesta.

Monica Coletti