Ad affermarlo è il senatore Alfonso Mascitelli, coordinatore regionale dell’Italia dei Valori, che aggiunge: “Dopo gli annunci di Berlusconi che voleva riaffidare la gestione della ricostruzione alla Protezione Civile, sfiduciando le istituzioni locali, si fa fatica ora a comprendere quali siano le particolari specificità o le grandi competenze del merito di questa nomina, al di là delle amicizie di cui si dice possa vantarsi”.
Secondo Mascitelli è significativo il fatto che “per amministrare risorse economiche inadeguate ed incerte, di cui il Governo nazionale non vuole informare neppure il Parlamento, ritardando adempimenti d’obbligo previsti da ben due leggi nazionali, si debba ora chiamare un direttore amministrativo di un policlinico sanitario”.
E conclude: “Il Presidente Chiodi, se vuole fare qualcosa di utile, si dimetta dalla funzione fittizia di commissario, perché è rimasto l’unico a non aver ancora capito che l’incarico assegnatogli da Roma serve solo a creare un capro espiatorio locale, per poter giustificare all’occorrenza una ricostruzione che non c’è e una rinascita che stenta a partire. Altrove, e in occasioni analoghe, nessun altro Presidente di Giunta regionale ha mai acconsentito a queste imposizioni, prive di qualsiasi criterio credibile, che mortificano ed umiliano la dignità dell’intero popolo abruzzese”.