“Guardiagrele il bene in comune”, chiusura ospedale: “il silenzio del sindaco”

GuardiagreleGuardiagrele. “Il sindaco Sandro Salvi non brilla né per coerenza né per iniziativa autonoma”. Sono le parole dei rappresentanti del gruppo consiliare Guardiagrele il bene in comune, che in una nota tornano a parlare dell’imminente chiusura dell’ospedale locale.

“Solo poco tempo fa” scrivono in una nota “il primo cittadino protestava, insieme al centrodestra e al suo gruppo consiliare in odor di candidature provinciali e regionali, contro ogni tipo di riorganizzazione o riordino del Santissima Immacolata. Nulla allora doveva essere toccato, mentre oggi che il piano di riordino a firma Chiodi-Venturoni-Baraldi prevede zero posti letto e nessuna alternativa reale neanche per l’emergenza-urgenza, tace o manifesta un cauto consenso. Il tutto farcito di bugie. Il gruppo di opposizione non ha abbandonato nessuna riunione. Anzi, dopo aver sollecitato il sindaco a intraprendere iniziative unitarie in nome della salvaguardia dell’Ospedale di Guardiagrele, ci siamo sentiti dire che un eventuale ricorso sarebbe stato adottato di giunta e che non c’erano motivi di urgenza per convocare un consiglio comunale tematico. Va sommato a questo atteggiamento il fatto che tutti i sindaci colpiti da questo provvedimento di chiusura dei presidi stanno protestando e si sono attivati anche legalmente per impedire ciò, mentre Salvi è immobile e dedito ad autocelebrare il proprio operato amministrativo nelle bacheche e sui giornali. L’oscillazione dei comportamenti del primo cittadino può far pensare a qualche accordo nelle secrete stanze, che avrà come  risultato il danno di molti e il privilegio di pochi. Forse è per questo che Salvi insiste tanto per un tavolo di negoziazione, al quale, però, non viene invitato. E se è lui a chiamare, nessuno risponde”.

Una cosa è certa per il gruppo consiliare: “il centrodestra guardiese e chietino in generale, non hanno nessuna forza. L’asse Di Stefano-Febbo, per la cui elezione tanto si sono spesi Salvi e Di Prinzio, non contano nulla di fronte al binomio Chiodi-Venturoni. Il senatore e l’assessore regionale si sono presto dimenticati di Guardiagrele, ma anche se se ne fossero ricordati, non avrebbero ottenuto niente, dato che pure l’Ospedale di Chieti viene depotenziato e scippato delle sue eccellenze”.

 

 

 

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