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Frattarelli (Giovani Democratici): “il fallimento dell’estate pescarese”

Pescara. Un vero flop. Questa è stata l’estate pescarese secondo il segretario comunale dei Giovani Democratici Mirko Frattarelli.

“Ricordo ancora” scrive in una nota “le grandi conferenze in cui il Comune di Pescara inaugurava a gran voce il ripristino dello Stadio del mare per i grandi eventi, oppure le esternazioni di vari assessori che garantivano che l’estate in città sarebbe stata scoppiettante e carica di iniziative. Siamo arrivati a fine stagione e il bilancio dell’estate pescarese è a dir poco triste e deludente”.

Frattarelli elenca uno per uno gli eventi mancati nel palinsesto estivo: lo Stadio del mare, “che più che uno stadio pare sia diventato una gabbia per animali”, non ha ospitato nessuno spettacolo di rilievo, ma “iniziative per pochi intimi”. Piazza Salotto è stata completamente “abbandonata”, corso Manthonè “rischia di morire” e i turisti che la città  ha ospitato quest’anno “sono tornati a casa delusi e rammaricati”.

Sono numerosi gli eventi e concerti già annullati, da Niccolò Fabi agli Zero Assoluto, ma cosa ben più grave è che in città campeggiano ancora manifesti di 6 metri per 3 dove si pubblicizzano i grandi concerti di Lucio Dalla e Francesco De Gregori allo stadio Adriatico (concerto già annullato) e lo spettacolo di Emma Marrone al Tetro D’Annunzio (anche questo annullato), con tanto di logo e patrocinio del Comune. Mi chiedo come il Comune possa far finta di nulla: l’estate in città è stato un vero fallimento, a differenza delle tante iniziative e sagre di paese, tanto denigrate dai nostri amministratori”.

Il commento del consigliere della Circoscrizione Porta Nuova Piero Stanchi (Pescara Futura). “La foga estiva e la voglia di presenziare hanno giocato di nuovo un brutto scherzo al giovane consigliere Pd della Circoscrizione Castellamare Frattarelli evidentemente poco informato sull’organizzazione degli eventi a Pescara. L’amministrazione comunale non ha annullato né il concerto di Dalla-De Gregori, né di Emma Marrone, né tantomeno di Niccolò Fabi, solo perché i tre eventi non erano stati organizzati dal Comune, che si è limitato a concedere il patrocinio. I tre eventi erano stati promossi da privati che hanno la piena libertà di svolgere o meno un concerto per quanto annunciato con ‘roboanti’ manifesti che, ovviamente, sopravvivono alla data dell’evento per ragioni di affissione. Un approfondimento delle carte sicuramente aiuterà il giovane consigliere Frattarelli ad evitare, d’ora in avanti, imperdonabili gaffe. L’estate 2010 ha finalmente segnato la ripresa del turismo a Pescara: la conferma arriverà a fine stagione dai numeri, quando andremo a tracciare un bilancio circa le presenze in spiaggia, nei ristoranti, nelle case al mare, negli alberghi, nei bed and breakfast. Ma in realtà sarebbe sufficiente già oggi un semplice giro lungo le nostre strade per verificare le migliaia di utenti che passeggiano in corso Umberto, corso Vittorio Emanuele e persino a Porta Nuova. Lo stesso Festival Dannunziano ci ha dato una spinta importante per la riscoperta dei luoghi della circoscrizione, come la riviera sud, l’ex Aurum, la zona della pineta o il centro storico, Casa D’Annunzio, i luoghi dove si sono tenuti decine di eventi e spettacoli, organizzati dal Comune e svoltisi in assoluta regolarità, così come programmato. Nel corso dell’estate sono però stati annullati i tre spettacoli. In tutti e tre i ‘casi’ il Comune si è limitato a concedere il patrocinio, così com’è sempre avvenuto in passato, ma non ha svolto alcun ruolo nell’organizzazione degli appuntamenti. In merito alla presenza ancora sugli spazi pubblicitari dei manifesti in cui si annunciavano i concerti, manifesti installati ormai oltre un mese fa, è evidente che si tratta di un problema di ‘tempi di affissione’ che nulla hanno a che vedere con il Comune e che comunque sono stati pagati dai privati. Dunque consiglio prudenza al giovane consigliere circoscrizionale Frattarelli: prima di parlare di flop dell’estate o di sparare a zero, gli consiglierei di attendere le cifre ufficiali per non rischiare di essere clamorosamente smentito dalla realtà, con relativa figuraccia”. 

La replica di Frattarelli a Stanchi. “Vengo solo ora a conoscenza dell’esistenza del consigliere di circoscrizone Piero Stanchi, e mi fa piacere si sia preso lui la briga di rispondere e intervenire su una questione vergognosa che ha fatto rammaricare pescaresi e non. Vorrei chiedere al consigliere Stanchi il motivo per il quale il cantautore Niccolò Fabi sul proprio sito se la prende con il comune di Pescara per il suo concerto annullato, e soprattutto perchè il vice-sindaco Fiorilli ha assicurato che l’evento verrà recuperato il 7 settembre visto che secondo Stanchi il comune non ha responsabilità su quanto accaduto. Per quanto riguarda le analisi personali del consigliere Stanchi sul turismo pescarese, mi fa piacere che almeno lui non sia caduto nella pesante gaffe di contare i turisti presenti in base a quanta spazzatura è presente in città. Insomma, mi pare di capire che il consigliere di Pescara Futura ha una diversa visione dai suoi colleghi che siedono in comune. Mi permetto nonostante la mia giovane età di consigliare al collega Stanchi di farsi un giro nel centro storico e spiegare ai ristoratori della zona dove e come ha fatto a vedere il successo di presenze e di incassi in quella splendida zona della città, soprattutto dopo le palesi lamentele da parte della quasi totalità degli imprenditori che lì vi operano. Per concludere non capisco perchè il sottoscritto non possa dare giudizi sul turismo pescarese e ha il dovere di aspettare i dati ufficiali di fine stagione per tracciare un bilancio, mentre il carissimo Stanchi può lanciarsi in affermazioni del tipo ” l’estate 2010 ha finalmente segnato la ripresa del turismo a Pescara “. A fine stagione inviterò personalmente il consigliere Stanchi a confrontarsi davanti i dati ufficiali che verranno resi noti a breve, in modo da tracciare un vero bilancio dell’estate pescarese. Forse sarà solo in quel caso che il collega dovrà ricredersi e fare mea culpa”.